PIGNATARO M. – Adesso la notizia è ufficiale: esiste davvero la famosa registrazione con la quale l’ex assessore ai lavori pubblici Giovanni Magliocca – a sua insaputa “intercettato” dall’attuale sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro, interlocutore presente allo sfogo – avrebbe illustrato dall’interno il funzionamento del pervasivo “sistema Magliocca”, cioè la complessa macchina di potere che faceva capo al molto discusso ex primo cittadino Giorgio Magliocca. Il CD con la registrazione è stato mostrato dallo stesso Raimondo Cuccaro in data 6 maggio 2015 nel corso della sua deposizione in qualità di testimone al processo “Biopower2”del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, davanti al giudice monocratico dottoressa Chiara Di Benedetto. All’esito delle dichiarazioni di Raimondo Cuccaro in dibattimento, il difensore di parte civile avvocato Luciano Polizzi – costituitosi nell’interesse del Comune di Pignataro Maggiore – ha chiesto l’acquisizione del CD per quanto di rilievo nel processo “Biopower2”; il giudice si è riservato la decisione in merito. Un motivo di attrazione in più nel processo che vede imputati a vario titolo, tra gli altri, gli esponenti politici pignataresi Giorgio Magliocca, Piergiorgio Mazzuoccolo (ex vicesindaco e attuale consigliere di opposizione), Franco D’Alonzo (ex vicepresidente del Consiglio comunale) e Baldo Borrelli (ex assessore del centrodestra e attuale candidato di centrosinistra al Consiglio regionale della Campania, nella lista del Partito socialista italiano).
Possiamo immaginare che gli avvocati dei soggetti tirati in ballo dalla registrazione – arrabbiatissimi sulla scorta delle prime indiscrezioni – siano già all’opera per preparare una pioggia di querele. Figuriamoci che cosa potrebbe succedere qualora cominciassero a trapelare altri imbarazzanti dettagli sulle parole della “Gola Profonda” Giovanni Magliocca.
Secondo le indiscrezioni circolate e secondo quanto è stato possibile intuire dalle poche frasi dedicate all’argomento da Raimondo Cuccaro al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la “Gola Profonda” avrebbe fatto rivelazioni-bomba sui canali di finanziamento del “sistema Magliocca”, sui rapporti con gli imprenditori dell’area industriale di Pignataro Maggiore e sui soldi erogati al “Pignataro calcio” (che era nota come la “squadra del sindaco” ed era presieduta da Franco D’Alonzo), sulla strategia per arginare le conseguenze delle inchieste della magistratura, soprattutto per evitare guai al grande capo Giorgio Magliocca. Insomma, dalla registrazione (della durata di venti minuti) emergerebbe il quadro di una rete di connessioni che ha tenuto in pugno Pignataro Maggiore – a cominciare dall’Amministrazione comunale – per un decennio, il decennio magliocchiano; un intreccio di politica, relazioni, soldi, Istituzioni, imprenditoria, calcio, spericolata gestione del potere, sfida e paura per il lavoro dei magistrati.
Per ora è tutto (ed è ancora troppo poco) sul contenuto del CD di “Gola Profonda”. Possiamo solo aggiungere che – secondo voci insistenti – la registrazione sarebbe già da tempo sul tavolo della magistratura inquirente – per altri, non impossibili sviluppi in sede giudiziaria – ovviamente ad iniziativa del sindaco Raimondo Cuccaro.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it