PASTORANO – Nella mattinata del 1° dicembre 2016, all’esito di un’articolata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, i Carabinieri della Compagnia di Marcianise (CE) hanno eseguito un decreto di fermo del Pubblico Ministero nei confronti di un soggetto ritenuto responsabile, a vario titolo e in concorso con altri, di rapina aggravata, tentato omicidio, porto illegale di armi in luogo pubblico e ricettazione (arti. 110, 56, 628, 575, 647 c.p., artt. 10, 12 e U, legge 497/1974).
In particolare, in data 10.10.2016, veniva perpetrata una rapina a mano a armata in danno della gioielleria “Merolillo”, sita in Pastorano (CE) – leggi qui -, ad opera di due soggetti con volto travisato. L’azione criminosa culminava, oltre che con la sottrazione di preziosi, col ferimento del titolare dell’esercizio commerciale il quale veniva attinto da un colpo d’arma da fuoco al torace, mentre i malviventi si dileguavano facendo perdere le loro tracce, dopo aver abbandonato sul posto una motocicletta oggetto di furto. I tempestivi accertamenti svolti hanno fatto luce sulle dinamiche criminali che hanno portato al compimento dell’azione delittuosa, permettendo di ricostruire nei minimi dettagli l’organizzazione del colpo alla gioielleria e della successiva fuga. L’odierno arrestato è stato rintracciato nell’abitazione del padre, nascosto in una intercapedine ricavata nel muro di una stanza da letto e coperta da un grosso armadio, appositamente modificato per permettergli un agevole ingresso nel nascondiglio.
C.S.