PIGNATARO M. – Non riesce proprio ad arrivare al dibattimento il procedimento che vede imputati per reati ambientali l’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, e l’ex presidente del Consiglio di amministrazione della Pignataro Patrimonio srl, Giuseppe Vitiello. Questa mattina (24 maggio), infatti, gli imputati (già coinvolti in altri processi per aver violato il decreto legislativo numero 152 del 2006) si sono presentati davanti al Giudice monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dottoressa Flora Mazzaro, per l’apertura del dibattimento. L’avvocato Mauro Iodice (difensore di Magliocca, Vitiello è difeso dall’avvocato Gennaro Iannotti), però, ha subito eccepito la decisione del giudice che, nell’udienza dello scorso nove febbraio, aveva dichiarato il suo assistito contumace. Secondo il legale, infatti, il decreto di citazione diretta a giudizio, essendo stato ricevuto il 31 dicembre, non sarebbe stato notificato nei 60 giorni precedenti all’udienza del nove febbraio, cioé nella data individuata per l’inizio del processo (poi rinviato con la sospensione dei termini, per l’assenza del giudice che era impegnato in un altro giudizio come membro del collegio giudicante). La dottoressa Mazzaro, che in un primo momento aveva considerato il periodo che va dal 9 febbraio all’udienza di stamane, utile per far trascorrere i 60 giorni (quindi da assommare al periodo già intercorso tra il 31 dicembre e il 9 febbraio), si è riservata di decidere. A niente è servita l’opposizione dell’avvocato Giovanni Merola (rappresentante del Comune di Pignataro Maggiore, che si è costituito parte civile). In attesa di decidere sull’eccezione presentata da Iodice, il giudice ha rinviato le parti al 25 ottobre, procrastinando così anche l’escussione dei test che già si erano presentati in aula nell’udienza odierna.