BELLONA – Un infiammato dibattito ha animato la sala consiliare “54 Martiri” di Bellona ieri pomeriggio, nel Consiglio Comunale delle 17.30. Dopo l’approvazione di routine dei verbali della seduta precedente, infatti, una prima vertenza tra l’Amministrazione del Primo Cittadino Filippo Abbate e l’opposizione guidata da Pietro Romano si è avuta in merito all’istituzione del tributo comunale sui rifiuti.
I voti contrari all’approvazione dello schema dei pagamenti sono stati giustificati dall’avvocato Romano come questione di merito ancora non risolta riguardante la tariffa, al momento tra le più alte dei comuni dell’agro caleno, a fronte di un’alta percentuale dichiarata di raccolta differenziata. Il Sindaco Abbate ha tenuto a sottolineare che le tariffe sono rimaste invariate rispetto all’anno trascorso e che il contributo TARES è un’imposizione del governo centrale, indipendente dalla volontà dei singoli comuni.
Ma lo scontro è scattato, come prevedibile, sull’ultimo punto della seduta, l’approvazione del rendiconto della gestione finanziaria dell’anno 2012. Il Sindaco ha introdotto l’argomento sottolineando che la tempestività degli interventi posti in essere subito dopo l’insediamento della nuova amministrazione ha permesso a Bellona di ricevere dalla regione Campania uno spazio finanziario di manovra di cinquecentomila euro, consentendo così il prosieguo dei lavori per l’area Pip e per l’ampliamento della zona cimiteriale. Questo unito ad un lavoro di limatura dei costi amministrativi e ottimizzazione dei processi di gestione ha portato alla chiusura dell’anno 2012 con un attivo di gestione di novantaduemila euro. A questa rosea relazione si sono contrapposte però le osservazioni fatte dall’avvocato Piero Romano.
Il capogruppo di minoranza ha sottolineato come ai documenti mancassero le singole relazioni dei capisettore, sostituite da una dichiarazione unica controfirmata dagli stessi. Il vero nodo della questione però, sempre secondo il Romano, sono cifre imputate in attivo ma relative ad anni passati di cui però non si sa l’effettiva esigibilità o, per quelle antecedenti il 2003, se siano prescritte o meno. Se effettivamente queste somme non dovessero trovare il loro corrispettivo finanziario, il comune si troverebbe con un elevato passivo, invece che con i sopracitati novantaduemila euro di attivo.
Per tutta risposta, la responsabile del settore finanziario del comune bellonese, Fiata Rosa Anna, su esplicita richiesta ad intervenire del Sindaco Abbate, ha esposto la sua relazione, rispondendo in sintesi che le voci citate nell’osservazione del Romano, o sono voci di giroconto in attesa di riscossione, o sono somme legate a società di servizi come Equitalia o Publiservizi, quindi di responsabilità delle suddette società.
La relazione non ha tuttavia convinto l’opposizione, che promette di approfondire questi aspetti per fare chiarezza sulla situazione finanziaria reale del Comune di Bellona.
Gaetano De Luca