CALVI R. – Anche la sezione Dem di Calvi Risorta interviene in merito al ricorso al Tar presentato dalla lista “Uniti per la Rinascita Calena”:
La verifica elettorale ultimata su ordine del TAR, ha confermato le gravissime irregolarità, che hanno influenzato, in modo determinante, l’esito elettorale. Tutto ciò che gli avvocati hanno denunciato al TAR è stato confermato nel corso della verifica elettorale.
Relativamente alla sezione numero 4, la commissione ha accertato:
1) la mancata attribuzione di 20 preferenze alla candidata Ivana Gatti e di 20 preferenze alla candidata Pina Pitocchi;
2) la presenza di schede con simbolo di un altro comune (31 delle quali tra le schede autenticate non utilizzate, 3 scrutinate ed 1 sostituita);
3) la non corrispondenza tra il totale delle schede autenticate riportato nel verbale ed il totale delle schede autenticate rilevato dalla verifica (più precisamente, 909 schede autenticate secondo il verbale e 908 rinvenute in sede di riconteggio). Dunque contrariamente a quanto sia stato demagogicamente e populisticamente insinuato dalla maggioranza, è stato clamorosamente smentito il rischio di false testimonianze e di infondati appigli pretestuosi da parte dei ricorrenti.
Ad oggi, pertanto, alla luce di quanto accertato dalla Commissione Prefettizia nella quarta sezione (Petrulo) sono state riscontrate irregolarità che hanno, com’è facile intuire, viziato, in modo invalidante, il procedimento elettorale. Senza contare un eventuale procedimento penale.
Non si affanni, ora, nessuno dei sostenitori del Sindaco Marrocco, a minimizzare l’esito della verifica elettorale, i cui esiti sono sotto gli occhi di tutti e che solo chi non li vuol vedere evita intenzionalmente di prenderne atto. Gli esiti della verifica hanno dato un quadro sconcertante di ciò che è avvenuto nel corso del procedimento elettorale per l’elezione del Sindaco, con anomalie e irregolarità gravissime che hanno, inevitabilmente, compromesso la libertà di voto degli elettori e la genuinità del risultato elettorale.
Dopo tutto ciò, ci si aspetta, ancora prima della prununcianda sentenza del TAR, che lo stesso Marrocco e i suoi compagni, in qualità di amministratori che devono esigere correttezza e legalità in ogni atto e procedimento pubblico, confermassero pubblicamente le irregolarità, che risultano, e si presentassero spontaneamente agli elettori affinchè la nostra cittadinanza possa scegliere i propri amministratori senza anomalie e in modo libero e trasparente. Se ciò non avverrà, com’è facile intuire, ci penserà senz’altro il TAR, il 23 Aprile, dopo avere esaminato gli esiti sconcertantanti della verifica elettorale, a commissariare il Comune e a ridare dignità alla città e ai cittadini di Calvi Risorta annullando le elezioni e consentendo, pertanto, alla comunità di eleggere il proprio Sindaco. Dando tutela alla libertà del voto che costituisce il principio cardine del nostro ordinamento giuridico..
Calvi Risorta, li 16/03/2015