CALVI R. – L’avvocato Massimo Taffuri, plenipotenziario dell’Amministrazione comunale guidata da Giovanni Marrocco, cerca di fare chiarezza sul ricorso al Tar da parte della lista Uniti per la Rinascita Calena:
Dopo tante sciocchezze dette riguardo all’udienza pubblica tenutati l’11 dicembre, dinanzi al TAR Campania, è giusto fare un pò di chiarezza.
Molti referenti della lista di Lombardi Giovanni si sono avventurati esultando sull’accoglimento del ricorso, che altro non è che una dichiarazione FALSA.
Il ricorso NON è stato accolto, come loro vorrebbero far credere, perché il TAR ha semplicemente disposto l’accertamento di circostanze che Lombardi, Caparco e Izzo hanno riferito nel loro ricorso.
Volendo rendere fruibile l’argomento, si offre una similitudine : quando un medico dispone l’accertamento di esami del sangue o altro, non vuol dire che lo ha dichiarato morto con la prescrizione di detti accertamenti, ma può verificarsi che dopo aver fatto gli esami, il paziente risulti sano.
Così accadrà, perché quello che bisogna accertare secondo il TAR è se, ad esempio, la candidata Gatti e Pitocchi hanno avuto 20 preferenze in meno, come loro stessi hanno dichiarato.
Ma quando ciò verrà accertato come FALSA DICHIARAZIONE, i caleni ne vedranno di belle, perché, oggi, che Antonello con un comunicato oltraggioso verso Marrocco e, di riflesso, verso lo stesso Presidente del TAR, ha dichiarato “il verdetto rende certamente più precaria la legittimità dell’attuale amministrazione”, dovrà pubblicamente smentire le sue tendenziose affermazioni, oltre che risponderne penalmente.
Tornando alla precedente similitudine, Antonello riferisce che il medico, dopo la prescrizione degli accertamenti, e prima di esaminarli, non solo ha dichiarato il paziente già malato e moribondo, ma gli ha riferito che non ha più il diritto di respirare, fino a quando i risultati non verranno prodotti.
È senz’altro oltraggiosa la dichiarazione di Bonacci, ledendo l’immagine del Sindaco e dei componenti di maggioranza, volendo delegittimare un voto democratico raccolto nel pieno rispetto delle regole.
Infine, non si tratta di un “verdetto” come ignorantemente Bonacci Antonello riferisce nell’articolo, è, invece, un’ordinanza istruttoria, che non ha nulla a che fare con un provvedimento decisorio (come vorrebbero falsamente far intendere ai caleni) e sono convinto che l’avvocato di Lombardi non gli abbia mai riferito il contrario, anzi sfido chiunque a mettere in discussione quanto fin qui ho dichiarato, per manifestarlo al Presidente del TAR, che adotterebbe senz’altro provvedimenti su queste false illazioni.
L’altra fondamentale verità è che la lista Lombardi sta sbandierando come vittoria una loro sconfitta; infatti, mentre noi del collegio defensionale di Marrocco, tra le ipotesi blande (dunque di poco interesse processuale), avevamo previsto la possibile verificazione delle schede, cosa che è stata disposta; loro, i ricorrenti (Lombardi, Caparco e Izzo), hanno chiesto la nullità delle operazioni elettorali all’udienza dell’11 dicembre, che il TAR gli ha rigettato.
Dunque, anziché delegittimare un’amministrazione, Antonello farebbe bene ad attendere l’esito del 23 aprile, perché questa esaltazione ingiustificata potrebbe comportare il ripetersi di quell’altra sciocca condotta che li ha portati a festeggiare un mese prima dell’elezione, convinti di averle vinte senza l’espressione di voto dei caleni.
Avv. Massimo Taffuri