CALVI R. – Ancora una controreplica dell’avvocato Taffuri alla lista Uniti per la Rinascita Calena:
Dalla replica del 24 dicembre, scritta dai “Compagni” di Lombardi, TUTTI i caleni hanno appreso come è stato radicalmente modificato il loro linguaggio giuridico. Non si parla più di sentenza, né di verdetti o cose simili inappropriate. Anzi iniziano a parlare finalmente di “ordinanza” (giusto termine tecnico) che pare vogliano pubblicare.
Lo facciano pure, rendendomi disponibile a commentarlo pubblicamente in contraddittorio per chiarire le idee ai caleni sull’argomento, tra l’altro, potendo essere, questa, una occasione buona per manifestarsi, ed uscire dalla coltre dei loro articoli di scarso impegno intellettuale.
Che si debba riconteggiare le schede pare che nessuno lo ha mai messo in discussione, prima fa tutti io stesso, ma la questione è tutt’altro : hanno gridato sguaiatamente di un accoglimento del ricorso ! ma altro non è che una notizia fuorviante e falsa, otre che stupida ed infantile.
Addirittura, nell’articolo Lombardi/Bonacci si parla di un “interprete legale” (boh!), figura ignota nel mondo forense, senz’altro inventata da chi è abituato ad inventarsi ogni cosa, come le vittorie elettorali (perse !); forse intendevano dire un “parere legale” ? che è cosa ben diversa, che solo dei mistificatori, con una buona dose di arroganza, si appropriano della licenza poetica.
A questo punto ci facciano parlare con il loro “interprete legale”; sarei curioso se è qualche loro laureato in giurisprudenza, che poco a che fare con l’attività dell’avvocatura.
Concludo dichiarando, con tutta la forza di carattere che mi contraddistingue, che, da un lato, le offese non mi toccano, dovute ad un palpabile stato di sentita inferiorità professionale, dall’altro, con una marcatura indelebile e senza paura di smentita, che il RICORSO NON E’ STATO ACCOLTO ! anzi, anticipo che, all’esito del riconteggio delle schede, le TANE in cui molte “iene” bastonate si rifugeranno saranno decine, e lì verranno lasciati marcire e macerare in quella gessante frustrazione dovuta alla loro supposta origine divina, negatagli dal popolo caleno con il LEGITTIMO esercizio del diritto di voto.
Imparate a difendere le idee, non le vostre ambizioni !!!
Massimo Taffuri