CALVI R./SPARANISE – Già da ieri (10 giugno) gli uomini e i mezzi della Guardia Forestale sono a lavoro nell’area ex Pozzi per dissotterrare i rifiuti presenti. La zona posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere è al centro dell’attenzione degli uomini del comandante Vincenzo Gatta, i quali senza sosta stanno cercando di portare alla luce soprattutto quegli elementi tossici che hanno compromesso la salubrità dell’area. Per il momento sono emersi fusti e scarti industriali.
Il giornalista Salvatore Minieri, sul posto dalla prime ore del mattino, ha così commentato la notizia: “Negli ultimi 15 mesi, io, Luca Abete, Vito Taffuri e Tony De Angelis, abbiamo passato più tempo a scovare rifiuti tossici nell’area ex Pozzi di Sparanise – Calvi Risorta (Caserta) che a casa con le nostre famiglie. Ad aprile 2014, dopo un nostro reportage, quella zona è stata posta sotto sequestro dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e oggi, grazie al lavoro straordinario della Forestale, coordinata dal Comandante Vincenzo Gatta, sono stati ritrovati i primi fusti interrati e nascosti (probabilmente, contenenti fluidi tossici). Per noi, un successo di tutela della salute pubblica, fatto di impegno e mille sacrifici, sporcato, però, dalle decine di comunicati stampa di associazioni e gruppi che cercano oggi visibilità, facendo sciacallaggio su questo caso di grande pericolo sociale. Quando noi passavamo ore con mascherina e guanti tra i rifiuti per cercare di salvare questo territorio, questi amici dall’impegno civile “domenicale e pasquettaro” non profondevano le loro energie borghesi a sporcarsi le mani, anzi”.
In queste ore, inoltre, il Comitato per l’Agro caleno ha diffuso una nota stampa nella quale manifesta la propria soddisfazione per l’inizio degli accertamenti da parte degli inquirenti: “Da questa mattina sono in corso scavi nell’ area industriale ex-Pozzi, tra Sparanise e Calvi Risorta. Grosse ruspe sono all’opera, coordinate dal Corpo Forestale, dai Vigili del Fuoco e dall’ ARPAC di Caserta, e già sono emersi due fusti di rifiuti tossici e altro materiale, come plastica e amianto. Dopo due anni di lotte popolari, accendendo i riflettori sulla ex-Pozzi in quanto luogo prescelto da Iavazzi per la costruzione di una centrale, forse oggi si sta cercando di dare una risposta alle tante inchieste, ai report, alle grida instancabili di chi il disastro lo ha annunciato, lo ha vissuto, e purtroppo anche iniziato a pagare caro con la propria salute. Gli scavi di oggi sono la conferma che l’area della ex-Pozzi è terribilmente compromessa, sperando che stavolta esca tutta la verità e non ci siano ulteriori colpi di scena. Domani, in Conferenza dei servizi a Caserta (ore 10.30, Centro Direzionale – loc. San Benedetto) per l’impianto di Iavazzi, faremo sentire forte la voce contraria delle comunità, sperando che lo scenario reale che finalmente sta emergendo della ex-Pozzi sia determinate per fermare questo progetto criminale e inutile”. Domani segui al diretta facebook della conferenza! Solo le Comunità difendono le Comunità. Riprendiamoci i territori! “.
Red.