SPARANISE – Si avvicina la scadenza referendaria e, nell’Agro Caleno, continuano le iniziative a sostegno del SI. Il quesito che gli elettori troveranno stampato sulla scheda si riferisce al rinnovo delle licenze per le piattaforme situate in mare entro la distanza delle12 miglia dalla costa. Votando SI verrà espressa la volontà di abolire una norma del cosiddetto decreto Sblocca Italia con la conseguente impossibilità di un ulteriore rinnovo di suddette licenze e, quindi, la progressiva dismissione di tali piattaforme.
Al di là del quesito, il voto di domenica prossima ha assunto una connotazione altamente simbolica e, se il quorum dovesse essere raggiunto ed il SI dovesse prevalere, dalla imprevedibili ricadute politiche. È noto, infatti, che il Presidente del Consiglio Renzi abbia dato precise indicazioni nel senso dell’astensione. Un diverso comportamento del corpo elettorale potrebbe essere la cartina di tornasole del gradimento del Premier da parte degli italiani.
Non solo, per gran parte delle realtà più o meno legate all’ambientalismo, l’appuntamento del prossimo 17 aprile segna un passaggio importante, anche se oggettivamente non decisivo, nello scontro tra due visioni potenzialmente (ma non necessariamente) antagoniste: quella secondo cui l’utilizzo prevalente di combustibili fossili è ancora necessario e praticabile, ed un’altra, ad essa contrapposta, che invece sostiene la necessità, non più rinviabile, di puntare sulle fonti rinnovabili e pulite.
Nell’Agro Caleno, in particolare nei comuni di Sparanise, Calvi Risorta e Pignataro, il Comitato per l’Agro Caleno: no centrale a biomasse, è stato sicuramente una delle realtà (anche se certamente non l’unica) più attive nel dare indicazione di votare SI. Mentre domani sera è stata indetta una pubblica assemblea a Capua, presso i giardinetti del Duomo alle ore 19.00, sabato prossimo alle 18.00 a Sparanise allo Spazio CALeS (presso l’ex Ragioneria) si svolgerà una serata di discussione e confronto dal titolo “Territorio, Ambiente e Lotte Popolari”. Alla proiezione del documentario “L’oro vero – Resistenze contadine”, che racconta le esperienze di lotta dei contadini dell’Irpinia contro le trivellazioni petrolifere, seguirà una discussione al termine della quale la serata proseguirà con un aperitivo sociale. Di seguito riportiamo il comunicato stampa pervenutoci dal Comitato:
“Come Comitato per l’Agro Caleno siamo tornati a prendere la parola in vista del Referendum Popolare contro le Trivellazioni del prossimo 17 Aprile per sostenere le ragioni del SI ed invitare le donne e gli uomini dell’Agro Caleno a schierarsi senza tentennamenti dalla parte di chi si batte per costruire un diverso modello di sviluppo che non guardi alle risorse ed al bene comune in maniera predatoria, ma come patrimonio collettivo.
Così come abbiamo avuto modo di sperimentare sul nostro territorio, spesso le decisioni che vengono prese dai governanti rispondono agli interessi della speculazione e dei potentati economici, mentre raramente esse sono frutto di una visione che rispetti i territori e la dignità di chi li abita.
I casi dei ministri che vengono colti con le mani nel sacco mentre fanno gli interessi di petrolieri e lobbies varie sono solo la punta dell’iceberg di una grande questione democratica, sociale e politica che rappresenta una delle più urgenti sfide del presente. Noi, dal minuscolo angolo di mondo nel quale viviamo, vogliamo con tutte le forze accettare questa sfida e lottare fino in fondo per vincerla, invertendo la rotta.
L’appuntamento referendario con ogni probabilità non sarà risolutorio dei tanti problemi che abbiamo di fronte, tuttavia, rappresenta un passaggio importante al quale, come comunità in lotta, vogliamo partecipare. Dal giorno seguente, ritorneremo sui territori e, senza illusioni, torneremo con la pratica quotidiana e senza delegare, a lottare contro gli impianti inutili e dannosi (come le centrali a biomasse che qualcuno vorrebbe rifilarci), contro gli ecomostri che la speculazione ci ha imposto (come la centrale termoelettrica di Sparanise) e per chiedere la bonifica, sotto controllo popolare, degli scempi figli dell’ingordigia e della miseria umana (come la mega-discarica abusiva nell’ex Pozzi)”.
Teodosio Lepore (teodosio.lepore@gmail.com)