BELLONA – Il Giudice monocratico del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato tre persone che si erano azzuffate l’8 giugno davanti ad una pizzeria nella frazione Triflisco di Bellona. Si tratta di Antonio Giocondo, di trentadue anni, il padre Pietro Giocondo, di sessantasette anni, entrambi di Capua, e Alfredo Sorbo, trentanovenne di San Prisco. Tutti erano accusati dalla Procura della Repubblica di rissa e solo Sorbo anche per resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha condannato a otto mesi Sorbo, a sei mesi Antonio Giocondo e a quattro mesi per il padre Pietro. Per tutti la pena è sospesa.
Nel corso di una tranquilla serata di giugno, i tre si trovavano davanti ad una pizzeria quando, per futili motivi, cominciarono a discutere. Il diverbio, però, prese una piega violenta. Volarono schiaffi e pugni. Poi i protagonisti della rissa si sarebbero armati di mazze e di un punteruolo. Vista la piega che stava assumendo la lite, alcuni presenti chiesero l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto giunsero i carabinieri. Durante le operazioni necessarie per tentare di riportare la calma, uno dei litiganti, si scagliò contro i militari. Al termine della rissa Alfredo Sorbo e Antonio Giocondo furono accompagnati presso gli ospedali di Aversa e Santa Maria Capua Vetere, poiché riportarono contusioni multiple in varie parti del corpo, giudicate poi guaribili nel giro di quattro giorni. Le armi furono sottoposte a sequestro.
Red. cro.