CASAGIOVE – Nella mattinata di ieri 21/10/2019, la Polizia di Stato ha tratto in arresto, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, Casertano Mario Cl. 1993 e Di Maio Rocco Cl. 1991 entrambi di Casagiove (CE).
L’attività info-investigativa svolta, dalla Squadra Mobile Casertana, sul territorio, ha consentito di acquisire informazioni circa il fatto che in Casagiove (CE), in località Case sparse, vi era una coltivazione illegale di marijuana allestita su un terreno, recintato e chiuso con un cancello e relativo lucchetto. Predisposti diversi servizi di osservazione in loco, gli operanti, alle ore 9.00 del 21/10/19, hanno individuato il Casertano e il Di Maio mentre erano intenti alla cura di nr. 18 piante di marjuana, celate nella folta vegetazione presente sul terreno. I predetti, che avevano nella loro disponibilità le chiavi del lucchetto posto a chiusura del cancello, alla vista degli operanti, cercavano di allontanarsi dal luogo ma venivano bloccati ed identificati.
Successivamente veniva effettuata una perquisizione domiciliare presso le abitazioni di entrambi gli arrestati che sortiva esito positivo: infatti, a casa del Di Maio venivano rinvenute, occultate sotto il materasso in camera da letto, nr. 5 sacchetti di plastica sotto vuoto contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana, nonché un bilancino di precisione; allo stesso modo, a casa del Casertano, occultata nel ripostiglio e riposta in nr. 4 barattoli di vetro, veniva rinvenuta ulteriore sostanza stupefacente dello stesso tipo.
Le successive verifiche tecniche hanno permesso di accertare che tutta la sostanza rinvenuta era del tipo marijuana, per un peso lordo di gr. 512, relativamente a quella contenuta nelle buste sotto vuoto, e gr. 15,81 netti, per la sostanza contenuta nei 4 barattoli in vetro.
In merito alle nr. 18 piante, dell’altezza media di 1,5 mt, rinvenute sul terreno, veniva stimato un peso lordo di oltre 20 kg di marijuana.
Per tali fatti, dopo gli accertamenti di rito, Casertano Mario e Di Maio Rocco venivano dichiarati in arresto e, come disposto dal P.M. di Turno competente, associati presso i loro rispettivi domicili, in attesa del giudizio di convalida.