PIGNATARO MAGGIORE – Invitiamo i nostri pochi ma affezionati lettori a seguire sempre lo scambio di battute su Facebook tra il vecchio comunista Giorgio Borrelli (molto conosciuto per la lunghissima militanza nella Cgil) e l’avvocato Robert Panagrosso, quest’ultimo passato armi e bagagli nelle file magliocchiane dopo essere stato per molti anni un “compagno”, tra l’altro segretario di sezione dei Ds. Se le danno di santa ragione, Giorgio Borrelli e Robert Panagrosso, con grande divertimento dei buontemponi locali a cui piace – politicamente parlando – l’odore del sangue. Nel nuovo scontro c’è qualcosa in più: è emersa, infatti, quale sia la ricetta in merito alla municipalizzata per la raccolta dei rifiuti “Pignataro Patrimonio Srl”, il cui ben retribuito e discusso amministratore è il magliocchiano d’acciaio Pietro Ricciardi.
Giorgio Borrelli ha scritto tra l’altro: “Ti chiedi quanto costa ai cittadini di Pignataro tutto ciò? Paghiamo più di tutti i comuni della zona: il doppio. Più della città di Caserta, e anche a Napoli mediamente una famiglia paga 350 Euro l’anno, mentre noi ne paghiamo 600/700, per non parlare delle città del centro-nord”. Robert Panagrosso ha replicato così: “Poi personalmente se per risparmiare 50/60 euro l’anno ‘na pizza e na birra’ vogliamo mandare a casa padri di famiglia, preferisco mangiare qualche ‘pizza e birra in meno’. Io pago 780 euro l’anno di rifiuti, il servizio è ottimo, so che quanto pago consente a diverse persone di lavorare. Ne sono contento. Ma ognuno la può pensare come vuole”.
L’affermazione di Robert Panagrosso è molto significativa, tanto più che riveste la carica di presidente del Nucleo di valutazione del Comune di Pignataro Maggiore, nominato dal politicamente traballante sindaco Giorgio Magliocca (Forza Italia). In sintesi, la strategia magliocchiana è la seguente: altissima tassa per i rifiuti in modo che si possano dare più posti di lavoro nella “Pignataro Patrimonio Srl”. Insomma, la municipalizzata per la raccolta dei rifiuti è destinata a diventare sempre più – a spese di tutti i cittadini – un carrozzone clientelare per erogare una sorta di “reddito di maglioccanza”, come viene definito dai buontemponi della piazza con evidente allusione al “reddito di cittadinanza”.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it