ROMA – La Roma batte il Napoli 3 a 2 e si aggiudica la semifinale d’andata della Coppa Italia. La partita, nonostante il risultato, ci riconsegna una squadra vivace e testarda, capace di sopperire agli ormai ben noti difetti con il carattere e in grado di tener testa ad una delle migliori squadre del campionato, una Roma tonica e compatta, con un centrocampo che rivaleggia solo con quello della Juventus. Gli azzurri finiscono sotto di due goal, rimontano ma subiscono la terza rete dei giallorossi che comunque non pregiudica il cammino nella competizione dato che bisogna ancora giocare il ritorno al San Paolo mercoledì prossimo.
Benitez schiera i suoi con il 4 2 3 1. Reina in porta, difesa con Maggio, Fernandez, Albiol e Reveillere (e non Ghoulam), duo d’interdizione composto da Inler e Jorginho, trio di mezzepunte composto da Callejon, Hamsik e Insigne a sostegno di Higuain. Garcia opta per il 4 3 3 con l’ex De Sanctis a porta, linea difensiva composta da Maicon, Benatia, Castan, e Torosidis, centrocampo con Naingoolan, De Rossi e Strootman, e tridente Ljaijc, Totti, Gervinho. Gli ospiti partono bene e costruiscono un paio di trame interessanti in velocità ma senza risultare incisivi. Tra i più attivi Insigne mentre Hamsik chiarisce fin da subito di non aver ancora recuperato la migliore forma. I padroni di casa dimostrano ancora una volta di essere squadra solida e non soffrono. Anzi al primo affondo trovano anche il goal del vantaggio. 13′ minuto, Totti si esibisce nella specialità della casa. Apertura di prima no look per Gervinho che approfitta della lentezza di Reveillere e della staticità di Albiol e, dopo aver saltato Reina in uscita, deposita in rete. I partenopei accusano il colpo e perdono terreno. Al 24′ Reveillere si infortunia e lascia il campo a Ghoulam. Il franco-algerino sarà autore di una buona prestazione. I capitolini sono padroni del campo e al 32′ raddoppiano. Il centrocampo azzurro non copre e Strootman può avanzare senza molti affanni e provare la conclusione dalla distanza. Tiro splendido da circa 20-25 metri che si infila nel set. A questo punto, tenuto conto del Napoli dell’ultimo periodo, si inizia a temere la debaclè. La reazione del resto non è efficace mentre la Roma sfiora il terzo goal con Maicon sul finire del primo tempo. Si va negli spogliatoi con il parziale di 2 a 0.
La seconda frazione di gioco si apre però in maniera positiva per i ragazzi di Benitez. Filtrante di Insigne per Higuain che calcia verso il centro dell’area. Il tiro-cross è deviato da Benatia e in seguito ad un goffo intervento di De Sanctis finisce in rete. Il Napoli inizia a crederci e aggredisce. La partita diventa spettacolare con continui contropiedi da una parte e dall’altra. In questa fase per i padroni di casa si fa notare Ljajic, autore di due buone conclusioni dall’esito sfortunato. Hamsik, invece, continua a latitare e al 66′ lascia il campo a Mertens. Il belga porta freschezza alla manovra azzurra. Al 70′ arriva così il pareggio. Percussione centrale azzurra con Higuain che appoggia il pallone al piccolo belga che entrato in area batte il portiere avversario in uscita. 2 a 2. Il risultato adesso è perfetto per gli ospiti in vista del ritorno. I padroni di casa sbandano ma i partenopei difettano nell’ultimo passaggio. Benitez all’84’ accontenta i suoi detrattori che lo accusano di non effettuare mai sostituzioni di contenimento e manda in campo Behrami al posto di Higuain. Il Napoli così si abbassa e subisce il terzo goal. Triangolazione Gervinho-Florenzi-Gervinho che coglie impreparata la retroguardia ospite e che “er tendina” concretizza in goal. Siamo all’88’ e molto tempo per reagire non c’è. L’ultimo sussulto lo regala Ghoulam con una punizione che De Sanctis sventa in calcio d’angolo. Finisce 3 a 2 ma, in vista del ritorno di settimana prossima, è ancora tutto aperto. Gli azzurri del secondo tempo lasciano ben sperare per il futuro. Con tutti gli ormai stranoti limiti, la squadra ha dimostrato (contro la seconda forza del campionato) di poter dire la sua. Ora sotto con il Milan senza paura e sempre con una precisa identità di gioco come vuole don Rafè !
Vincenzo Cocozza