BELLONA. Abbate vince e convince. Questo il risultato delle elezioni comunali di Bellona. C’è poco da fare, i numeri parlano chiaro. Uno scarto di oltre 500 voti è abbastanza per dire che i bellonesi hanno premiato la passata amministrazione ed in sostanza hanno voluto continuità con la precedente esperienza.
Sembra paradossale ma a Bellona viene sovvertito il detto “gattopardiano” “tutto cambi affinché nulla cambi” (frase che peraltro è assente nel libro del principe Tomasi di Lampedusa).
Il Consiglio Comunale. Nel nuovo Consiglio Comunale non cambia quasi nulla ma sono cambiate allo stesso tempo molte cose e non di poco conto. In sintesi nella squadra di Abbate viene riconfermata parte della passata Maggioranza (Massimo Salerno, Rosamaria Ramella, Pasquale Di Febbraro, Giovanni Sarcinella, Domenico Valeriani) con l’ingresso di due persone che si affacciano per la prima volta nelle “stanze dei bottoni” (Steve Stellato e Martino Giovanni). Flop che fa discutere è quello dell’ing. Romano.
Per la Minoranza saranno presenti tre Consiglieri della lista di Pietro Romano, il quale sarà appunto affiancato da Fabio Giudicianni e Gianluigi Pezzulo. Anche questi ultimi due, essendo figli dell’ex vicesindaco Pasquale e del già Sindaco Giuseppe, entrambi presenti nel Consiglio Comunale che vedeva Della Cioppa Sindaco, sono in sostanziale continuità con la precedente esperienza amministrativa.
Aperta e chiusa parentesi: ha fatto molto discutere l’esclusione per una manciata di voti, 12, di Michele Altieri, come rappresentante della lista Speranza per Bellona, in Consiglio Comunale, ma tant’è: la voglia di correre da soli fa questi brutti scherzi. Certo è che non è stato proprio una vittoria non ottenere nemmeno un seggio. Forse inserendo qualcuno in grado di prendere più di 10 voti, quelli della famiglia dunque, avrebbe potuto combattere dall’interno del Consiglio. Se non c’è alcun candidato che prende voti a tre cifre è difficile avere aspirazioni troppo alte. Alleandosi con Lanziello avrebbe costituito una terza lista valida almeno per entrare in Minoranza. In ogni caso, il progetto è stato sonoramente bocciato, almeno sul piano dei voti. Si vedrà se nel futuro saprà fare di meglio. La lista di Lanziello invece parla da sola. Il massimo dei voti l’ha raggiunto un aspirante Consigliere che ha raggiunto 22 voti.
Il verdetto del voto popolare. Se tutto è rimasto uguale in Consiglio Comunale, perché tutto questo trambusto? Perché sostanzialmente i bellonesi con il loro voto hanno voluto dire giusto un paio di cose. L’operato della passata amministrazione targata Della Cioppa è stato premiato. Ciò che non ha funzionato semmai è il comportamento di Della Cioppa e di conseguenza di Romano. Innanzitutto probabilmente non è stato gradito il cambiamento, in corso d’opera, del rapporto di Della Cioppa con Abbate, mentre in seguito la voglia di non rimanere completamente fuori dalla competizione elettorale (è nel Consiglio provinciale e non si può permettere di non avere voti a Bellona) lo ha indotto ad appoggiare il tanto odiato Romano.
E qui veniamo al nocciolo della questione. Lo avevo già scritto che l’alleanza tra Romano e Della Cioppa poteva avere anche delle conseguenze negative. In effetti, il risultato pare darmi ragione. Le persone, pure quelle che non seguono attivamente la politica, non vivono sulla luna. Leggere un manifesto contro e il giorno dopo vederti andare a braccetto per le strade non dev’essere stato ritenuto coerente, sia dal punto di vista umano, ma anche da quello politico. Non che non si possa cambiare idea in corso d’opera ma forse la tempistica non è stata proprio gestita al meglio.
Avevo già scritto anche questo: la lista di Romano è sostanzialmente un calderone dove vi è mischiato un po’ tutto (Pd, Api, Pdl), esponenti della passata amministrazione e volti nuovi. Non si è dato un messaggio chiaro. Tradotto in parole povere: si voleva il “nuovo” o il “vecchio”? Non sto dicendo se era meglio l’uno o l’altro, sto solo dicendo che bisogna essere chiari verso l’elettore.
Da questo punto di vista potrebbe essere un’opportunità per i ragazzi dell’Api e del Pd il fatto di non aver ottenuto un posto in Consiglio Comunale. Lavorare per un progetto di più ampio respiro forse è meglio per loro, anche se i frutti si vedranno, se tutto va bene, sul medio e lungo periodo.
Certo è che è dura digerire l’esclusione a favore di chi invece si è unito alla lista solo nelle ultime settimane. D’altra parte sarà dura per Fabio Giudicianni spiegarsi come può sedere nei banchi dell’opposizione pur essendo il più votato in assoluto.
I prossimi cinque anni. Abbate ha molto da fare. I prossimi 5 anni saranno cruciali per lui e per Bellona. Non potrà più dire dal balcone, com’è stato fatto, il Sindaco era un altro ed è sua la responsabilità di tutto ciò che non è andato. Questo discorso peraltro non funzionava prima e non funziona nemmeno ora. È l’intera Giunta che si deve prendere la responsabilità di ciò che si fa e di ciò che non si fa.
I nodi irrisolti sono tanti e molti dei suoi eletti non sono proprio dei novelli. Dunque se da un lato si può dire che non avendo risolto i problemi di Bellona in passato perché lo dovrebbero fare ora, dall’altro lato però si può dire che l’uscita di scena di Della Cioppa può costituire una spinta propulsiva al reale cambiamento amministrativo del Comune.
Forse il problema più grande per Abbate infatti ora sarà esorcizzare l’ombra dell’ex Sindaco Della Cioppa. Dovrà dimostrare che non era solo un buon “delfino”, ma uno che sa camminare con le proprie gambe. Gli amministratori più navigati gli potranno dare una mano. I nuovi invece potranno fare bene sull’onda dell’entusiasmo, sperando che l’inesperienza non gli faccia fare qualche passo falso, peraltro inevitabile.
C’è una questione su cui ancora non ha detto una parola e che costituirà probabilmente il banco di prova più duro proprio perché impellente. Il caso inceneritore. Soprattutto dopo il caso Ilside i bellonesi sono esasperati e vorrebbero un impegno forte della loro Amministrazione.
L’amministrazione precedente vergognosamente non aveva ritenuto di dover comunicare ai cittadini che ad un passo dalle campagne bellonesi si sta per costruire un inceneritore. Non vogliamo guardare al passato e dunque non vogliamo chiederci perché ciò non è stato detto. La domanda attuale è: come si comporterà Abbate? È favorevole o è contrario? Se contrario, cosa farà per opporsi all’ecomostro? Romano peraltro si è già espresso per la sua contrarietà e dunque sicuramente lo presserà dai banchi dell’opposizione.
Intanto facciamo gli auguri alla nuova Amministrazione e speriamo che il neo Sindaco Filippo Abbate ci conceda presto la sua prima intervista per dare un saluto anche ai tanti bellonesi in Italia e nel mondo che ci seguono sul giornale.
Gianni Criscione