PIGNATARO M. – Il 23 giugno nei prossimi anni sarà ricordato come il giorno di Santa Rossella (Del Vecchio), soprattutto tra i fedelissimi del sindaco Giorgio Magliocca. Non può non essere celebrato e santificato – tra i magliocchiani – il nome dell’assessore che, tagliandosi volontariamente l’indennità di carica del 50% sulla quota iniziale e del 10% sul restante 50 % (percepirà 508,27 euro invece dei 1.229,49 previsti), in un colpo solo ha evitato una brutta figura alla Giunta comunale sulla questione del taglio alle indennità, e avrebbe – a detta dei soliti beninformati di piazza Umberto I – calmato la rabbia dei riottosi che, pur avendo strappato la promessa di un assessorato in periodo pre elettorale, oggi sono rimasti a mani vuote.
La nuova Giunta comunale per quattro componenti su cinque ha preferito non scegliere l’aspettativa dal lavoro vedendosi dimezzare l’indennità di carica del 50% – in ossequio a quanto previsto dalla legge e riportato nella delibera di Giunta numero 76 del 23/06/2016 la quale recita: “…le indennità andavano considerate nella misura del 50% qualora il titolare della carica fosse risultato lavoratore dipendente e non avesse richiesto al proprio datore di lavoro l’aspettativa non retribuita”. Per rendere il nuovismo di “Ricoloriamo Pignataro” più credibile, però, il nuovo esecutivo ha deciso di ridursi del 10 % l’indennità prevista. Sicuramente più di quanto fatto da Raimondo Cuccaro e dai suoi, ma comunque una percentuale tutt’altro che significativa, visto che in cinque anni i quattro componenti dell’esecutivo di Palazzo Scorpio avrebbero fatto risparmiare alle casse comunali un totale di appena 18071,94 euro. A salvare capre e cavoli ci ha pensato, come ricordato in precedenza, l’assessore Del Vecchio (Rossella), la quale, rinunciando – pur non dovendo – al 50% + 10 % dell’indennità di carica, ha determinato un risparmio di 43273,2 euro, facendo salire il taglio all’indennità a 61345,14 euro (di cui 23.606,35 scontati già in questa annualità) in cinque anni.
Messo da parte il dato economico, quello che più interessa all’entourage magliocchiano è il dato politico. Il taglio netto dell’indennità, infatti, ha probabilmente reso meno appetibili le poltrone assessoriali agli occhi dei consiglieri comunali rimasti fuori dalla Giunta . Inoltre, avrebbe anche preservato gli equilibri tra gli sponsor politico-imprenditoriali di “Ricoloriamo Pignataro”, lasciando in seno all’esecutivo i due uomini di Magliocca (Palumbo e Romagnuolo), un uomo di Turino (Gerardo Del Vecchio) e la Del Vecchio. Quest’ultima, oltre a essere una sostenitrice di Magliocca da almeno due lustri, per questioni familiari è a sua volta sostenuta da Pietro Della Corte, costruttore e attivista politico che nell’ultima tornata ha deciso di puntare sul ritorno di Magliocca a Palazzo Scorpio.
Leggi la delibera di Giunta che stabilisce i tagli alle indennità: delibera di giunta indennità
Red. Pol.