VITULAZIO – Il Consigliere Comunale di Minoranza, l’avvocato Raffaele Russo, a seguito delle polemiche sollevate a margine dell’ultimo Consiglio Comunale del 20-03-2017, havoluto precisare e rendere nota la motivazione del suo voto contrario alle proposte di deliberazione concernenti le surroghe dei due Consiglieri Comunali di maggioranza dimissionari. Dalla nota, diffusa dell’avvocato Russo, a margine del civico consenso ed allagata alle proposte di deliberazione, non approvate per la mancanza dei voti utili alla maggioranza per procedere con le surroghe del signor Pietro Pezzulo e della signorina Pasqualina De Domenico, si legge: “Sotto il profilo politico il Gruppo Consiliare “Unità e Solidarietà” (del Sindaco “Sospeso” Luigi Romano, n.d.r.), dopo le dimissioni rassegnate dai Consiglieri Carmine Di Ruba e Antonio Catone e l’uscita dal citato gruppo consiliare della Consigliera Giovanna De Monte, non rappresenta più la maggioranza relativa degli elettori, che in occasione delle elezioni amministrative dell’anno 2014 ne decretarono la vittoria. Appare quindi incomprensibile che una maggioranza di consiglieri comunali, anche dopo le note vicende giudiziarie, voglia continuare a reggere le sorti del nostro paese. Anche il tentativo di auto-investirsi del ruolo e delle funzioni di Sindaco (riferito alla questione dell’Assessore Comunale Rosa Sabatino, n.d.r.), attraverso una lettura distorta e interessata del regolamento e dello statuto comunale, è miseramente fallito. Al loro maldestro tentativo di mantenere il governo del paese, S.E. il Prefetto ha risposto con il commissariamento degli organi esecutivi. L’accanimento terapeutico con il quale i residui consiglieri comunali dell’ex gruppo di maggioranza stanno tentando, in ogni modo, anche attraverso la manipolazione delle regole e dei regolamenti, di mantenere in vita un’amministrazione che aveva già fallito in ogni campo, offende il popolo sovrano che chiede di ritornare al più presto alle urne”.
“Dal punto di vista giuridico questo Consiglio Comunale – prosegue l’avvocato Russo – non può più deliberare in ordine alla surroga e alla conseguente convalida atteso che sono oramai decorsi i termini entro i quali tale adempimento poteva e doveva essere effettuato. Infatti, l’art. 38, comma 8, del Decreto Legislativo n. 267/1990 prevede espressamente che in caso di dimissioni dalla carica di consigliere comunale “il Consiglio, entro e non oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga…” Il dato letterale della norma non si presta a diversa interpretazione. Poiché, quindi, a tanto il Consiglio non ha provveduto nei termini tassativi disciplinati dalla legge incorrendo in una evidente e palese decadenza”.
MOTIVAZIONE VOTO CONTRARIO ALLA PROPOSTA DI SURROGA – CONSIGLIERE COMUNALE RUSSO
Red. pol.