Sabato 30 marzo: Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere in “Il Padre” di Florian Zeller, al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

Sabato 30 marzo: Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere in “Il Padre” di Florian Zeller, al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

CASERTA – Sabato 30, ore 20.45, e domenica 31 marzo 2019, ore 18.00

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

info 0823444051

 

Goldenart Production

presenta

 

Alessandro Haber, Lucrezia Lante Della Rovere in

 

Il Padre

di Florian Zeller

 

con David Sebasti

Daniela Scarlatti, Ilaria Genatiempo, Riccardo Floris

 

scene Gianluca Amodio, musiche Antonio Di Pofi

costumi Alessandro Lai, disegno luci Umile Vainieri

foto Tommaso Le Pera

 

regia Piero Maccarinelli

 

Sabato 30 marzo alle ore 19.00, sempre al Teatro Comunale di Caserta, Alessandro Haber e Lucrezia Lante Della Rovere saranno ospiti del ciclo di incontri “Salotto a Teatro”, condotti dalla giornalista Maria Beatrice Crisci.

Andrea è un uomo molto attivo, nonostante la sua età, ma mostra i primi segni di una malattia che potrebbe far pensare al morbo di Alzheimer. Anna, sua figlia, che è molto legata a lui, cerca solo il suo benessere e la sua sicurezza.

Ma l’inesorabile avanzare della malattia la spinge a proporgli di stabilirsi nel grande appartamento che condivide con il marito. Lei crede che sia la soluzione migliore per il padre che ha tanto amato e con cui ha condiviso le gioie della vita.

Le cose non vanno del tutto come previsto: l’uomo si rivela essere un personaggio fantastico, colorato, che non è affatto deciso a rinunciare alla sua indipendenza. La sua progressiva degenerazione getta nella costernazione i familiari, ma la sapiente penna di Zeller riesce a descrivere una situazione che, seppur tragica per la crescente mancanza di comunicazione causata dalla perdita di memoria, viene affrontata con leggerezza e con amara e pungente ironia.

Tutto a poco a poco va scomparendo: i punti di riferimento, i ricordi, la felicità della famiglia. La perdita dell’autonomia del padre, Andrea, progredisce a tal punto che Anna è costretta a dover prendere decisioni al suo posto e contro la sua volontà.

La forza di questa pièce consiste nel saper raccontare col sorriso e con ironia, delicatezza e intelligenza, lo spaesamento di un uomo la cui memoria inizia a vacillare e a confondere tempi, luoghi e persone.

C.S.

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