NAPOLI – Sarà affidata allo spettacolo Il senso del dolore di Maurizio de Giovanni l’inaugurazione, sabato 4 novembre 2017 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 13), della stagione teatrale 2017/2018 de Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli, dodici titoli, da novembre ad aprile, che descrivono, coerentemente, il percorso compiuto fino ad oggi e iniziato diciotto anni orsono.
Per questa diciottesima stagione si è ceduto un po’ alla “nostalgia” degli anniversari importanti. I titoli in programma compongono, per motivi diversi, un cartellone rappresentativo delle tappe più importanti nel percorso dello spazio eventi, ubicato nel cuore del Centro Antico di Napoli.
Sarà un viaggio nella memoria, con il desiderio, per quanto possibile, di rivisitare il passato con le suggestioni del presente. Alcuni degli spettacoli saranno completamente riallestiti, ai compagni di viaggio di sempre se ne aggiungeranno di nuovi, perché se il passato è un patrimonio impagabile, il presente è un’opportunità meravigliosa.
In quest’ottica non potevano mancare anche due nuove produzioni targate Il Pozzo e il Pendolo, che rappresenteranno le scommesse del 2018.
“Ci sono giorni – spiega il direttore artistico Annamaria Russo – che restano fissi nella mente come fotogrammi nitidi. Schegge di passato lucide che restano infilate nelle pieghe della memoria. Il 6 dicembre del 1999, anno di apertura de Il Pozzo e il Pendolo Teatro, è uno di quei giorni. Potremmo raccontare ogni minuto di quel giorno. Potremmo raccontare l’ansia, l’eccitazione, la paura, lo stupore, le facce, le parole, i suoni e perfino gli odori di quel giorno. In fondo il Pozzo e il Pendolo è nato sull’eco di questa frase: potremmo raccontare. E in questi diciotto anni non abbiamo mai smesso di farlo”.
Il primo spettacolo in scena, dal 4 al 13 novembre, sarà Il senso del dolore di Maurizio de Giovanni, con Nico Ciliberti, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo. La prima avventura di Luigi Alfredo Ricciardi, il commissario che vede i morti. Al teatro San Carlo, durante la rappresentazione della Cavalleria Rusticana, trovano il cadavere del tenore Arnaldo Vezzi. Il suo spirito affranto accoglie il commissario Ricciardi con un canto addolorato, un solo verso, sempre lo stesso che guiderà il giovane poliziotto verso una verità dolorosa quanto amara.
Dal 25 al 27 novembre, sarà Rosaria De Cicco la protagonista de L’ultima eclissi di Stephen King. Dolores Claiborne, in una notte uguale ad altre mille, seduta alla scrivania di una stazione di polizia deve difendersi dall’accusa di aver ucciso la donna per la quale lavora da anni. Ha un dovere nei confronti di se stessa: dimostrare la sua estraneità al delitto che le è contestato e un obbligo nei confronti della società: ammettere di essere stata un’assassina.
Marco Palumbo, Peppe Papa e Fabio Rossi sarano gli interpreti, dal 2 al 4 dicembre, di Uno studio in rosso di Conan Doyle, l’atto di nascita di Sherlock Holmes. Con la prima avventura dell’investigatore più famoso di tutti i tempi, la letteratura diventa ancora una volta teatro. Tre attori per un grande giallo d’autore, e una messa in scena che punta tutto sulla voglia di trasformare una serata in un’esperienza.
Dall’8 al 10 dicembre, sarà in scena La tombola dei fantasmi di Annamaria Russo, con Marianita Carfora, Andrea de Rosa, Marco Palumbo, Peppe Papa. Sulle note di antiche canzoni, accompagnati da una compagnia di guitti d’altri tempi, mentre uno dopo l’altro dal “panaro” vengono fuori i numeri della classica tombola napoletana, si può davvero partire.
Antonello Cossia, dal 16 al 18 dicembre, darà vita a Ultime notizie dalla famiglia di Daniel Pennac. Con la saga dei Malaussène s’impara ad amare i personaggi, a seguire le loro vicende, a ridere e piangere con la caleidoscopica e surreale famiglia di Belville. È la scrittura visionaria, ironica, struggente di Pennac a compiere il miracolo, trasformando le parole in immagini così nitide che basta poco per trasformarle in teatro.
Dal 21 al 30 dicembre, per il dodicesimo anno consecutivo, sempre sold-out, torna in scena Canto di Natale di Charles Dickens, con Paolo Cresta e Carlo Lomanto. Un racconto a due voci, una fatta di parole, l’altra di suoni. E intorno, ci sono le luci, le immagini, gli odori, i sapori, di un Natale che nella memoria o nell’immaginazione ciascuno conserva. Intorno a questo “viaggio” alla ricerca del Natale, realizzerà un allestimento da salotto ottocentesco, dove non mancherà proprio nulla, dalla poltrona da sprofondo, al plaid per rendere più familiare la serata, alle piccole leccornie che rendono dolci le serate natalizie.
La programmazione del nuovo anno inizierà con Racconto d’inverno di Anne Radcliffe, con Andrea De Rosa e Fabio Rossi, in scena dal 5 al 15 gennaio. E’ la più classica delle ghost story, capace di far correre brividi lungo la schiena. Un’antica maledizione, un teatro vuoto dove la forza evocativa della recitazione trascina nei sentieri oscuri abitati dalle anime che non trovano pace. Uno spettacolo nel quale l’eterno gioco del teatro nel teatro scaraventa lo spettatore in una situazione tanto credibile quanto raggelante.
Lucia Rocco, Fabio Rossi e Chiara Fabozzi saranno gli interpreti di Via delle oche di Carlo Lucarelli, dal 20 gennaio al 5 febbraio, fra i primi romanzi di Carlo Lucarelli di cui lo stesso autore ha firmato l’adattamento teatrale. E’ un “giallo” che scava nelle miserie di un Bel Paese sempre uguale a se stesso. Un paese che cambia colore solo per restare “in tinta” con quello del padrone.
A febbraio, dal 17 al 26, la scena sarà per Una pura formalità di Pascal Quignard, con Marco Palumbo e Antonio Perna. E’ una notte di tempesta, in un bosco echeggia un colpo di pistola. Un uomo corre sotto la pioggia, c’è un blocco della polizia, ma lui non si ferma. Un testo straordinario, un intreccio perfetto e un finale, assolutamente, sorprendente.
Dal 3 al 5 marzo, Nico Ciliberti e Rocco Zaccagnino saranno protagonisti in Montedidio di Erri De Luca. C’è un’età in bilico tra l’infanzia e la giovinezza. Un tempo incantato e difficile in cui si diventa, ma non si è. E’ lo spazio breve e convulso del possibile, in cui ieri, oggi e domani si accavallano e si confondono. Un testo che racconta quell’età, la magia del divenire.
Dal 10 al 25 marzo è programmato il debutto, in prima assoluta, de La casa degli altri di Henry James, con Lucia Rocco, Sonia De Rosa, Gennaro Monti, Paolo Rivera, Chiara Fabozzi, Ramona Tripodi, nell’adattamento e la regia di Annamaria Russo.
Una storia di fantasmi in piena regola. Paura e terrore dosati con mano, un racconto semplicemente spaventoso in perfetta assonanza con la tradizione gotica. Questo spettacolo prova a mettere in scena il legame tra il soprannaturale e la più viva realtà.
Il secondo debutto in prima assoluta, che chiuderà la stagione teatrale dal 31 marzo al 16 aprile, è Vipera di Maurizio de Giovanni, con Marianita Carfora, Sonia De Rosa, Rita Ingeno, Fabio Mundo, Gennaro Monti, Peppe Romano, per la regia di Annamaria Russo. In un bordello di via Chiaia, uno dei più noti della città, uccidono la prostituta che fa sognare tutta Napoli. Il commissario Ricciardi ha nelle orecchie le solite ultime, sibilline, parole della vittima. Uno dei capitoli più belli della serie dedicata al commissario che vede i morti.
Il Pozzo e il Pendolo Teatro di Napoli propone, così, la sua diciottesima stagione teatrale, in cui passato, presente e futuro proveranno a giocare le loro carte migliori, nello stile che ne ha sempre contraddistinto le linee programmatiche.
C.S.