Scandalo autovelox: rinviati a giudizio il comandante dei vigili urbani Alberto Parente, l’ex sindaco Giorgio Magliocca, l’ex vicesindaco Piergiorgio Mazzuoccolo, quattro ex assessori magliocchiani e il titolare di Soes spa

Scandalo autovelox: rinviati a giudizio il comandante dei vigili urbani Alberto Parente, l’ex sindaco Giorgio Magliocca, l’ex vicesindaco Piergiorgio Mazzuoccolo, quattro ex assessori magliocchiani e il titolare di Soes spa

PIGNATARO M. – Non è bastata l’appassionata auto-arringa del comandante dei vigili urbani, capitano Alberto Parente, in sede di dichiarazioni spontanee, ad allontanare il processo dalla vicenda autovelox di Pignataro Maggiore, scandalo per il quale il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dottor Silvio Marco Guarriello, aveva chiesto il rinvio a giudizio per tredici persone imputate a vario titolo. Ad affrontare il processo – che comincerà l’11 giugno 2015 al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, seconda sezione penale, collegio “A” – saranno in otto, appunto il comandante della polizia locale Alberto Parente, l’ex sindaco Giorgio Magliocca, l’ex vicesindaco Piergiorgio Mazzuoccolo, gli ex assessori magliocchiani Giovanni Magliocca, Claudio Di Lillo, Antonio Palumbo e Vincenzo Romagnuolo e il titolare di “SOES Spa”, ditta con sede in Telese vincitrice dell’appalto per l’autovelox, Tommaso Stazio.

Escono dal procedimento penale, invece, altre cinque persone per le quali ugualmente era stato chiesto il rinvio a giudizio, ma la cui posizione è stata archiviata dal giudice dell’udienza preliminare, dottor Sergio Enea: le titolari della ditta di autovelox “SER.COM”, Antonia Scialdone e Monia Giannandrea, e gli esponenti politici locali Francesco Scialdone, Gaetano Fucile (ora consigliere comunale di minoranza) e l’attuale presidente del Consiglio comunale, Pier Nicola Palumbo, tra l’altro segretario di sezione del Partito democratico. Proprio per l’imbarazzo provocato dalla presenza di Pier Nicola Palumbo tra gli imputati, l’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore guidata dal sindaco Raimondo Cuccaro (Pd) non si è costituita parte civile in udienza preliminare, anche se si trattava di fatti relativi ad Amministrazioni precedenti a quella attualmente in carica.

Gli otto imputati rinviati a giudizio sono difesi dagli avvocati Carlo De Stavola, Mauro Iodice, Gaetano D’Orsi, Giovan Battista Ferillo, Nadia De Marco e Marcello D’Auria. In udienza preliminare sono stati impegnati – per imputati la cui posizione è stata archiviata – anche gli avvocati Vincenzo Montanino e Raffaele Russo.

Rassegna stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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