Scandalo dei beni confiscati nella “Svizzera dei Clan”: è entrato nel vivo il processo a carico di Gaetano Manna e Domenico Cesaro – Ascoltato quale testimone citato dalla Procura della Repubblica il giornalista Enzo Palmesano, assente il sindaco di Pignataro Giorgio Magliocca

Scandalo dei beni confiscati nella “Svizzera dei Clan”: è entrato nel vivo il processo a carico di Gaetano Manna e Domenico Cesaro – Ascoltato quale testimone citato dalla Procura della Repubblica il giornalista Enzo Palmesano, assente il sindaco di Pignataro Giorgio Magliocca

PIGNATARO MAGGIORE – È entrato nel vivo al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere il processo a carico di Gaetano Manna, coinvolto nello scandalo relativo alla gestione dei beni confiscati alle cosche camorristico-mafiose a Pignataro Maggiore nella sua qualità di presidente dell’associazione “Acli Terra Campania per la legalità”, affidataria dei terreni del fascicolo “Vincenzo Simonelli +3”(clan Nuvoletta-Lubrano). Con Gaetano Manna, alla sbarra pure Domenico Cesaro davanti alla seconda sezione penale collegio “B” formato dai magistrati Loredana Di Girolamo, Eleonora Pacchiarini e Marco Discepolo.

Nell’udienza del 13 ottobre 2016 è stato ascoltato in qualità di testimone citato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere il giornalista Enzo Palmesano (vittima di reato di tipo mafioso), autore di numerose inchieste giornalistiche sui beni confiscati a Pignataro Maggiore (famigerata città conosciuta quale “Svizzera dei clan”) e sulle gravi responsabilità delle associazioni affidatarie e della classe politica locale. Entrambi presenti in aula gli imputati Gaetano Manna e Domenico Cesaro. Assente, invece, l’attuale sindaco pignatarese Giorgio Magliocca, che era stato ugualmente citato quale testimone dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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