Scarico nel canale dell’Agnena da parte del Consorzio: assolto l’ex sindaco Cuccari

Scarico nel canale dell’Agnena da parte del Consorzio: assolto l’ex sindaco Cuccari

VITULAZIO – Nel pomeriggio odierno (5 maggio) la seconda Sezione Penale – collegio A – del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto l’ex sindaco di Vitulazio, Achille Cuccari, dall’accusa di danneggiamento ed omissione di atti di ufficio. Il Consigliere comunale di “Vivi Vitulazio”, nella sua carica di Presidente del Consorzio Intercomunale del Servizio di Depurazione Acque Reflue dei Comuni di Vitulazio, Bellona, Pastorano e Camigliano, – secondo quanto sostenuto dalla Procura della Repubblica – avrebbe omesso, violando gli obblighi normativi e funzionali connessi alla sua carica di tutela dell’ambiente, di procedere al trattamento delle acque provenienti dallo scarico fognario vitulatino di via Fontana della Pigna. Inoltre, il pm gli aveva contestato anche l’acquisizione dell’autorizzazione allo scarico, il quale avrebbe determinato il riversamento delle acque reflue fognarie inquinanti nel canale “Agnena”, danneggiandolo dal punto di vista chimico e biologico.

Il procedimento venne aperto nel 2011, quando i carabinieri del Noe effettuarono un sopralluogo presso l’insediamento del Consorzio per la depurazione delle acque reflue urbane e procedettero all’ispezione dei luoghi prelevando dei campioni di acque reflue in entrata ed in uscita dell’impianto. Il successivo esito delle analisi evidenziò la presenza di solidi in sospensione, BOD5, Azoto ammoniacale, Escheria Coli.

La difesa ha dimostrato che l’autorizzazione allo scarico era già in possesso dell’ex sindaco – avendola ottenuta nel 2008 con validità quadriennale – e che lo stesso per la gestione del sito aveva delegato una ditta esterna – presente all’ispezione – non ha mai evidenziato al Consorzio stesso i malfunzionamenti e anomalie nell’impianto. Inoltre i controlli periodici effettuati dalla ditta incaricata avrebbero evidenziato anche che nessun valore aveva mai superato la soglia di tolleranza.

Red. Cro.

Commenta con Facebook