CAMIGLIANO – Un lettore di Camigliano ci scrive una mail nella quale denuncia la scomparsa del “moscone”, la parte superiore di un’opera realizzata due anni fa nell’ambito della manifestazione “Dalla monnezza alla bellezza”. Visto che l’opera è diventata da tempo un simbolo distintivo della comunità, giustamente il nostro lettore chiede a tutti uno scatto di orgoglio nel ritrovarla. Ovviamente la Redazione invita l’autore di questo gesto deprecabile di ritornare sui suoi passi e di riconsegnare l’opera. Ecco il testo della mail:
Buongiorno Direttore, le scrivo perché voglio porgere all’attenzione del suo giornale un fatto increscioso avvenuto a Camigliano.
Nell’estate del 2013 grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e in prima persona del Sindaco Ing. Vincenzo Cenname, Camigliano ha vissuto un momento importante di crescita culturale/sociale con la manifestazione “dalla monnezza alla bellezza” alla quale hanno partecipato 40 artisti, che per una settimana hanno dato vita ad un laboratorio a cielo aperto, nel quale, anche grazie alla partecipazione attiva dei cittadini ed in primis dei bambini, hanno realizzato delle opere d’arte partendo da materiali di scarto.
Di tutte le opere realizzate una è stata lasciata sulla piazza del Comune, raffigurante un “moscone” poggiato su un motore di auto posizionato su un bidone di benzina accartocciato.
Questa opera è diventata un punto di attrazione e di riferimento non sono per i Camiglianesi, ma da alcuni giorni qualcuno ha fatto spartire il “moscone”.
Bene, io credo che sia necessario uno scatto di orgoglio perché ci si mobiliti per ritrovare il “moscone”, in quanto esso rappresenta uno spirito di rinascita che non bisogna far sopire e che nel 2013 è stato vivo in tutti noi cittadini di Camigliano. Una presa di coscienza che non ci deve lasciare indifferenti e che non deve consentire che vi sia una deturpazione del bene comune.
Spero che il suo giornale voglia sposare questa battaglia.
Grazie per l’attenzione
Angelo Carusone