“Scrivi al Direttore”, un lettore interviene sul ‘caso Nicchiniello’: “Ilside 2, no grazie”

“Scrivi al Direttore”, un lettore interviene sul ‘caso Nicchiniello’: “Ilside 2, no grazie”




VITULAZIO – Un lettore, incarnando da un certo punto di vista la preoccupazione che serpeggia tra la gente sulla delicata questione ambientale, ci scrive per mettere in guarda rispetto al cosiddetto “caso Nicchiniello”:

Watchdog journalism (giornalismo cane da guardia) è una tipica espressione anglosassone con cui viene definito il giornalismo di inchiesta che svolge appunto la funzione di cane da guardia del potere per tutelare la democrazia, il pluralismo delle opinioni, e denunciare ingiustizie e illegalità.

Rilevante è stata ad esempio l’informazione di Caleno24Ore sulla costruzione del sito per lo stoccaggio di rifiuti speciali nell’ex Tabacchificio di Piglialarmi, vale a dire una sorta di ILSIDE 2 ancora più grande.

Il sindaco ed i suoi sono stati colti, come si suol dire, con le mani nella marmellata ed hanno cercato di correre ai ripari con un rimedio (Delibera ridicola sul fiume Agnena), peggiore del male (ILSIDE 2): come dice un noto proverbio veneziano “pezo el tacón del buso” (peggio la pezza del buco).

Bisogna ricordare a questi sprovveduti che la questione ambientale, legata ai cambiamenti climatici, è la questione delle questioni.

Invece di organizzare una raccolta che si avvicini alla strategia dei Rifiuti Zero, lor signori procedono alla chetichella per far realizzare sul nostro territorio un impianto che con ogni probabilità si trasformerà in un inceneritore.

Potrebbe essere utile approfondire il concetto di Rifiuti Zero documentandosi sugli scritti del professore americano Paul Connett e sulle indicazioni del maestro elementare Rossano Ercolini di Capannori (Lucca), primo Comune in Italia ad aver aderito alla strategia Rifiuti Zero, ospite venerdì scorso in un convegno a Pomigliano D’Arco.

Altrettanto importanti possono risultare le affermazioni che si riportano della giovane svedese Greta Thungerg.

“Il mio nome è Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Ma io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente.

Nel 2078 festeggerò il mio settantacinquesimo compleanno. Se avrò dei bambini probabilmente un giorno mi faranno domande su di voi. Forse mi chiederanno come mai non avete fatto niente quando era ancora il tempo di agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra ogni cosa, ma state rubando loro il futuro davanti agli occhi.

Voi non avete più scuse e noi abbiamo poco tempo. Noi siamo qui per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no.

Anche Papa Bergoglio di recente ha fatto sentire la sua voce dichiarando:

“Cari amici, il tempo stringe! Le riflessioni devono andare oltre le mere esplorazioni di che cosa possa essere fatto, e concentrarsi su che cosa occorre che venga fatto. Non possiamo permetterci il lusso di aspettare che altri si facciano avanti, o di dare la priorità a vantaggi economici a breve termine. La crisi climatica richiede da noi un’azione determinata, qui e ora e la Chiesa è pienamente impegnata a fare la sua parte.”

 

L’altro giorno, discutevo della ILSIDE2 (località Piglialarmi) con un amico il quale sosteneva che i nostri amministratori di maggioranza rasentano l’idiozia, con i quali è tempo perso confrontarsi e per meglio rendere l’idea citava una frase di Oscar Wilde “Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.”

Mi permetto di non condividere tale presa di posizione perché ritengo che in gioco ci siano corposi ed indicibili interessi: pertanto presumo non siamo al cospetto di un branco di idioti.

Forse sono obbligati a tener fede a certe inconfessabili promesse e sono perciò costretti loro malgrado ad onorare cambiali elettorali.

Chissà cosa sta succedendo nel Palazzo di via Lagnese…

In ogni caso è giunto il momento di fermarli e di fare qualcosa.

Ottime le iniziative della minoranza: finalmente c’è una opposizione seria e rigorosa.

Ma non basta, perché l’operazione in corso è spinta da straordinari interessi e da inimmaginabili condizionamenti: siamo di fronte a certe realtà che non molleranno tanto facilmente l’osso.

E’ perciò necessario mettere in campo una più ampia mobilitazione che coinvolga le associazioni sociali e culturali, le forze politiche che esistono e quelle che si andranno ad organizzare: insomma unire le donne e gli uomini liberi e forti d’animo della Comunità vitulatina, magari costituendo un Comitato di lotta per dire con forza NO GRAZIE, NO ILSIDE 2.

Coraggio e avanti dunque verso una battaglia di civiltà simile a quella condotta negli anni novanta per la chiusura della cava Statuto.

Rivolgo un grazie particolare al giornalismo di inchiesta di Caleno24Ore che contribuisce a combattere rassegnazione e ad infondere speranza.

Continuate ad essere molesti, cioè a fare le pulci al potere e tenere sveglia l’attenzione della pubblica opinione.

Siate sempre il grimaldello pronto a colpire prepotenze e nefandezze.

 

Vincenzo Sabatiello

Commenta con Facebook