Se le sorti della maggioranza sono nelle mani di Luigi Penna, l’Amministrazione è già a casa

Se le sorti della maggioranza sono nelle mani di Luigi Penna, l’Amministrazione è già a casa

PIGNATARO M. – Mancano un paio di ore alla seduta del Consiglio comunale di questa mattina (17 dicembre), nel corso della quale si affronteranno questioni spinose come la successione al dimissionario Consigliere comunale Gerardo Bovenzi e l’ormai annoso problema relativo ai costi della Pignataro Patrimonio srl. La prima concretamente e la seconda latentemente potrebbero indebolire o addirittura sancire la fine prematura dell’esperienza amministrativa del sindaco Raimondo Cuccaro e del gruppo che ha vinto l’ultima tornata elettorale.

Sulla sostituzione dell’ex assessore “dipietrista” si rincorrono da giorni voci sulle difficoltà legate alla sua successione. L’architetto Pietro Vito (primo dei non eletti nel maggio del 2011), dato come sicuro neo Consigliere comunale, nelle ultime settimane pare averci ripensato e avrebbe opposto un diniego alla possibilità di entrare in Consiglio. Fino a ieri mattina, nel corso di un incontro avuto con la fascia tricolore a Palazzo Scorpio, il professionista ha manifestato ancora tutti i propri dubbi in merito. Questo al momento rappresenterebbe un dramma per l’Amministrazione comunale, soprattutto perché la maggioranza dipende dal voto del sostituto di Bovenzi e le alternative a Vito (Pietro), nello specifico gli altri tre non eletti nella lista “La Svolta”, non sembrerebbero disposti a entrare o a sostenere Cuccaro e i suoi.

Raffaele Natale e Giuseppe Giordano non avrebbero alcuna intenzione di “immolarsi” né tantomeno di sostenere gli inquilini pro tempore di Palazzo Scorpio. Addirittura, lo storico esponente locale del partito socialista già da vari mesi ha rotto i rapporti con il primo cittadino. In gioco resterebbe soltanto il terzo dei non eletti e cioè Luigi Penna, il quale, almeno privatamente, avrebbe in più occasioni criticato le scelte dell’Amministrazione comunale. È facile immaginare che una sua eventuale “entrata” in Consiglio non sarebbe destinata a far quadrare i numeri della maggioranza, a meno che Cuccaro non avrebbe in “canna” ancora qualche contropartita per convincerlo. Purtroppo per il primo cittadino, però, le poltrone sono esaurite e chi le occupa, se le tiene strette. Nemmeno la Pignataro Patrimonio srl, che in passato è stata utilizzata come “poltronificio” per servi che garantivano numeri e consenso mediatico, può soccorrere l’Amministrazione. Anzi, oggi la municipalizzata rappresenta un ulteriore problema che rischia di mandare a casa la maggioranza. Nella seduta di questa mattina, infatti, l’opposizione è pronta a chiedere conto a Cuccaro della presunta truffa perpetuata attraverso le pesate dell’umido (sollevata qualche giorno fa dal Consigliere comunale Fucile) e dei costi esorbitanti di una società che è in liquidazione, ma che nessuno si azzarda a mandare in pensione e a liberarsi della “scomoda” presenza di Passaro. In ogni caso, questa mattina si saprà qualcosa in più su tutte le questioni in ballo.

Red. Pol.

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