NAPOLI – Beni per oltre 860 mila euro riconducibili all’ex sindacalista della Fiom di Caserta, Angelo Spena, arrestato per un’estorsione ai danni dell’imprenditore nautico Rosario Colella, successivamente arrestato, e alla moglie sono stati sottoposti a sequestro preventivo dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Seicentosessantamila euro sono direttamente riconducibili all’ex sindacalista mentre i restanti 200 mila euro sono di proprieta’ di Angelo Spena e della moglie. Lo scorso 26 gennaio il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, coordinato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha eseguito il sequestro preventivo d’urgenza del patrimonio bancario (conti correnti, depositi amministrati e buoni di risparmio), pari a oltre 1,5 milioni di euro, riconducibile ad Angelo Spena e ai suoi familiari. Durante la perquisizione nell’abitazione dell’ex sindacalista, le fiamme gialle trovarono e sequestrarono anche circa 16 mila euro in contanti e 9 orologi di valore (6 Rolex, un Pierre Bonnet, un Bulgari e un Cartier in oro), oltre a copiosa documentazione. Sono in corso accertamenti per verificare se a disposizione di Angelo Spena ci siano altri beni: dalle indagini, infatti, e’ emerso che, almeno in una occasione, l’ex sindacalista si era fatto consegnare dall’imprenditore vittima dell’estorsione, Rosario Colella, un assegno di 6 mila euro che aveva provveduto a liquidare grazie all’aiuto di una terza persona.
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