Sequestro di un immobile a Bellona. La Direzione Investigativa Antimafia in azione contro i “casalesi”

Sequestro di un immobile a Bellona. La Direzione Investigativa Antimafia in azione contro i “casalesi”

BELLONA – In una operazione giudiziaria partita dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha visto il sequestro preventivo di vari immobili ce n’è anche uno a Bellona.

Sequestri preventivi nei confronti di affiliati al clan camorristico dei Casalesi in corso anche nella provincia di Monza e Brianza, precisamente a Cesano Maderno, dove è stata posta sotto sequestro una società che si occupa di impianti fotovoltaici. I sequestri sono stati disposti dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Da questa mattina gli agenti della Direzione Investigativa Antimafia si sono mossi in numerose città italiane (Napoli, Caserta, Benevento, Roma, La Spezia, Parma, Monza) con sequestri preventivi.

Secondo un comunicato stampa, si tratta di due provvedimenti di sequestro di beni mobili e immobili, emessi ai sensi della normativa antimafia. Il primo provvedimento trae origine dalle investigazioni nei confronti di Pasquale Pirolo e dell’avvocato Michele Santonastaso, presunti affiliati al clan camorristico.

Al legale, attualmente a giudizio perché ritenuto contiguo al clan dei Casalesi e per il reato di corruzione, era riconducibile l’abitazione in uso a Pirolo a Bellona, Caserta, nella quale, dice il comunicato: «vennero raccolti importanti elementi investigativi che hanno consentito al Tribunale, dapprima di disporre il sequestro, nel mese di aprile 2012, della società Ictea con sede in Bellona e Maddaloni, ed ora di emettere il provvedimento ablativo che coinvolge quattro società ubicate in diverse province del territorio nazionale ritenute tutte riferibili indirettamente al Pirolo (…) condannato in via definitiva per 416 bis nella prima sentenza ‘Bardellino’, quella emessa il 29 aprile del 1986 dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere».

Nello specifico sono state sequestrate: «le quote sociali, i beni aziendali (comprese le partecipazioni ad altre società), delle seguenti società: SIMEC srl, con sede legale in La Spezia, via Stradone D’Oria 49 ed unità locale in Cesano Maderno (MB), via San Carlo Borromeo 1, dedicata principalmente al settore del fotovoltaico, con partecipazioni nella Tecno Calor srl in liquidazione, nella S.R.E. S.p.A. e nel consorzio C.R.T.; Berkeley Italia S.R.L. con sede legale in Parma, Galleria Bassa Dei Magnani 3, attiva nel settore immobiliare e della gestione delle partecipazioni societarie, con partecipazioni nella C.T.I.D.A. Impianti S.R.L., CTIDA S.R.L. e nel Gruppo Soeco S.R.L.; Compagnia Tecnica Italiana Depurazione Acque Impianti – Società a Responsabilità Limitata, in sigla “C.T.I.D.A. Impianti S.R.L.” già denominata Simec Logistica srl, con sede legale in La Spezia, via Stradone D’Oria 49, dedicata al settore del trattamento acqua in Italia ed all’estero e negli impianti fotovoltaici e solari; Service Plus S.R.L., con sede legale in Roma via Dell’Usignolo 12 ed unità locale in Arienzo (CE) via Cappella 13, attiva nel settore della commercializzazione di tutti i generi alimentari e non».

Il secondo provvedimento ablativo, riguarda invece Remolo Simeone, 54enne di Casal di Principe (Caserta) e dei suoi familiari, ai quali sono stati sequestrati un terreno a Casal di Principe, tre auto, capitali e beni strumentali di un’impresa sempre nel Comune casertano. «Il valore complessivo dei due sequestri – dice la Procura – ammonta ad oltre un milione di euro.»
r.m.

dal sito: http://www.ilcittadinomb.it/stories/Valle%20del%20Seveso/326704_il_clan_dei_casalesi_a_cesano_la_dda_sequestra_una_azienda/

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