Servizio bike, il Consigliere Di Gaetano: le bici sono chiuse nel centro sociale “Paolo Borsellino”

Servizio bike, il Consigliere Di Gaetano: le bici sono chiuse nel centro sociale “Paolo Borsellino”

PASTORANO – Vi proponiamo una nota del Consigliere comunale Gaetano Di Gaetano sulla questione relativa al servizio bike:

Egregi concittadini di Pastorano, eccomi nuovamente a chiedere che mi prestiate la vostra attenzione. Avevo promesso, all’inizio del mio mandato, che avrei vigilato sull’operato della maggioranza consiliare, per evitare soprusi ed abusi ai danni di tutte quelle persone oneste che nutrono ancora fiducia nelle Istituzioni. E così nel corso del mio procedere mi sono imbattuto in una vicenda che potrebbe essere considerata ironica, se non fosse che a rimetterci sono state le tasche di voi, poveri contribuenti! Vengo al dunque: vi ho già più volte chiarito che non potendo “soltanto con il mio voto” contrastare le decisioni dei membri del Consiglio Comunale, poiché sono un esponente della minoranza, avrei comunque tentato un’opposizione forte e valida che avrebbe posto l’accento sulle magagne che sinora erano state commesse dai “Soliti Noti”, proponendo istanze, sollevando dubbi e soprattutto mettendo in evidenza trabocchetti che distorcono la realtà ed hanno la finalità di far passare per buono ed corretto, tutto ciò che, di fatto, non lo è! Ebbene, ora vi racconto i fatti: in data 14 maggio 2013 la Giunta Comunale approva il Regolamento per la gestione del servizio bike. A tal proposito in questa sede riporto soltanto TRE ARTICOLI (dei sette previsti dal predetto Regolamento), che ritengo maggiormente chiarificatori ed emblematici per comprendere la questione: Art. 1, definizione del servizio: l’Amministrazione Comunale mette a disposizione della cittadinanza delle biciclette, dislocate in apposite rastrelliere ubicate presso la sede comunale; Art. 2, accesso al servizio: per poter usufruire delle biciclette pubbliche, è necessario munirsi di autorizzazione, previa registrazione dell’utente tramite sottoscrizione di apposito modulo con allegato documento di riconoscimento; Art. 3, collocazione delle rastrelliere: le rastrelliere sono di norma ubicate presso la sede comunale. La rete delle biciclette è finalizzata a dare la possibilità di muoversi nel territorio senza utilizzare l’automobile. Quest’ultimo capoverso esprime concretamente la ratio dell’acquisto delle suddette biciclette, nonché tutta la nobiltà del fine, tuttavia faccio presente che dal momento in cui i velocipedi sono stati acquistati ad oggi, in circolazione non se ne è visto mai nessuno!!! Perciò in data 16 luglio scorso ho chiesto conto e ragione al Signor Sindaco su dove fossero le famigerate biciclette e quale fosse il loro impiego al momento e … sorpresa! Il Signor Sindaco ha risposto al mio quesito (riporto testualmente il dettato della lettera datata 25 luglio 2013) scrivendo che le biciclette sono ben custodite in una stanza del Centro Sociale, intitolato a Paolo Borsellino, e che potrò recarmi presso gli uffici comunali nei giorni e nelle ore previste per ottenere quanto richiesto (ovvero tutta la documentazione riguardante l’incauto acquisto). Faccio a questo punto ulteriori considerazioni: le summenzionate bike sono costate circa 2.900.00 euro (duemilanovecento euro); qualcuna è stata venduta a qualche esercizio commerciale di Pastorano, mentre le altre riposano chiuse in una stanza, alla faccia del Regolamento e dei buoni propositi per i quali erano state comprate oppure “forse, fa davvero troppo caldo per usarle, quindi meglio tenerle al chiuso?” Che senso ha, mi chiedo sconcertato, comprare queste biciclette, se poi non vengono rese fruibili? Ed ancora, perché non si procede a metterle in vendita, per far rientrare qualche soldino nelle povere casse comunali, tanto comunque non vengono usate? Lascio i commenti a voi, Cittadini di Pastorano! Ultima denuncia che merita la vostra attenzione, riguarda i contratti di acquisto delle suddette biciclette: è vero, mi è stato concesso di prendere visione della documentazione incriminata ed anche qui ho avuto modo di appurare, con mio sommo stupore, che nello stesso faldoncino, dove sono custoditi gli atti di acquisto delle bike, hanno trovato posto anche delle comande relative all’acquisto di salsicce e mozzarelle … Mi rendo conto che viviamo in un momento storico bislacco, considerate anche le alleanze politiche che tentano rocambolescamente di governare la nostra Nazione, ma che c’entrano i contratti di compera delle biciclette con quelli di acquisto di generi alimentari? Con questo dubbio vi saluto promettendo di tenervi aggiornati costantemente non soltanto su un eventuale epilogo della vicenda, ma anche denunciando tutto quello che è contrario alla corretta ed onesta gestione della “Cosa Pubblica”.

Gaetano Di Gaetano

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