CALVI R. – A distanza di un giorno dalla decisione della Giunta comunale di fornire una specifica direttiva che invitava il settore tecnico del Comune di Calvi Risorta ad adottare con urgenza i “conseguenti atti di gestione di propria competenza” garantendo comunque il servizio di raccolta dei rifiuti, dopo che la Impresud srl è stata colpita da interdittiva antimafia (leggi qui), arriva la risposta del responsabile del servizio, Giuseppe Caparco. Quest’ultimo, però, contrariamente a quanto già fatto da altri Comuni e sorprendendo un po’ tutti, ha deciso di non rescindere il contratto con la società del gruppo Iavazzi.
Con determinazione del settore tecnico numero 187 del 18 agosto 2015, il dirigente comunale, appellandosi al comma 3 dell’articolo 94 del DL.vo n. 159/2011 (il cosiddetto “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia), ha deciso di non interrompere il rapporto con la società casertana. Il comma in questione recita: “I soggetti di cui all’articolo 83, commi 1 e 2, non procedono alle revoche o ai recessi di cui al comma precedente nel caso in cui l’opera sia in corso di ultimazione ovvero, in caso di fornitura di beni e servizi ritenuta essenziale per il perseguimento dell’interesse pubblico, qualora il soggetto che la fornisce non sia sostituibile in tempi rapidi”. Giudicando il servizio di “interesse pubblico”, Caparco non ha voluto disattendere la proroga dell’affidamento all’Impresud che scadrà il 31 dicembre del 2015.
Nel frattempo, però, ha invitato il responsabile del procedimento, grazie al quale è stata bandita la gara per il servizio di gestione dei rifiuti in paese nel prossimo quinquennio, ad anticipare l’assegnazione dell’appalto entro la seconda decade di settembre (l’iter prevedeva l’individuazione del vincitore nella prima decade di settembre) e di provare ad assegnare il servizio – temporaneamente e con cottimo fiduciario – ad un’altra società.
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Red.