NAPOLI – Nelle prime ore del mattino – nel quadro di un’indagine della Dda di Napoli – i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere hanno arrestato oltre 50 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio. Nell’ambito della stessa operazione sono stati, inoltre, sequestrati beni mobili e immobili per un valore complessivo di 3,9 milioni di euro. Lo comunica una nota della Dda del capoluogo campano precisando che gli arresti sono frutto di una indagine avviata nel 2010 e che ha documentato l’esistenza di due vasti contesti associativi, uno nella provincia di Caserta e uno in quella di Napoli, entrambi, a loro volta, divisi in diversi sottogruppi. Le indagini hanno permesso di ricostruire anche il modus operandi, soprattutto del primo gruppo operativo nel casertano, costituito da un’incessante presenza di vedette e pusher sulle piazze di spaccio, secondo un vero e proprio schema di turni di vigilanza. I gruppi hanno, inoltre, dimostrato un alto livello di scaltrezza: gli indagati non facevano quasi mai riferimento al telefono alle loro attivita’ illecite, utilizzando un linguaggio in codice (ad esempio ‘prendere il caffe” o ‘portami una palla’ per indicare l’ordine di acquisto dello stupefacente). Allo stesso modo, i contatti tra lo spacciatore e l’acquirente avvenivano per lo piu’ in modo personale e quasi mai a mezzo telefono.
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