Si apre uno spiraglio sulla zona archeologica: il Comune di Calvi Risorta, la Sun e la Soprintendenza Archeologica per la prima volta insieme in un convegno su Cales

Si apre uno spiraglio sulla zona archeologica: il Comune di Calvi Risorta, la Sun e la Soprintendenza Archeologica per la prima volta insieme in un convegno su Cales

CALVI R./SANTA MARIA C.V. – Presso la Seconda Università di Napoli, Dipartimento di Lettere e Beni Culturali di Santa Maria Capua Vetere, si è tenuto, ieri, 9 dicembre, un convegno dal titolo: “Per Cales, il recupero di una grande colonia latina”. Sono intervenuti  la Preside della Facoltà Universitaria,  Prof.ssa Stefania Quilici Gigli, il Soprintendente Dott. Antonio Salerno, l’Arch. Alfredo Maciariello, l’Archeologa Dott.ssa Antonella Tomeo, la Dott.ssa Martucci, la Prof.ssa Renda e il Sindaco del Comune di Calvi Risorta, Dott. Giovanni Marrocco.

Un evento che rimarrà nella storia e che segna l’inizio di una nuova era. Dopo anni di indifferenza e di assenza da parte delle precedenti amministrazioni, per la prima volta il Comune di Calvi Risorta siede al tavolo con la Seconda Università di Napoli e la Soprintendenza  archeologica,  in modo paritario. Nel dibattito, gli interventi di Martucci, Tomeo e Maciariello hanno riguardato la parte  tecnico-storica dell’ area, in modo particolare del teatro romano. Il Dott. Salerno e  la Dott.ssa Quilici Gigli, ognuno, in riferimento all’ente di appartenenza, ha discusso dell’impegno che intende assumersi  per  ripristinare e valorizzare il sito archeologico  dell’antica Cales.  Il Comune di Calvi Risorta, dal suo canto, ponendosi in una posizione paritaria con entrambi gli enti,  si dichiara essere  un  valido partner per la realizzazione  di progetti ambiziosi uno dei quali è la creazione di un  parco archeologico. Infatti il Sindaco, Dott. Giovanni Marrocco, da ex Presidente dell’Associazione  culturale Demetra,   ha tenuto a precisare “di avere, nel mio piccolo, già contribuito a valorizzare parte dell’area archeologica di Cales, organizzando attività di grande spessore culturale, nelle quali sono stati  coinvolti centinaia  di turisti, accollandoci, previa autorizzazione della soprintendenza,  l’onere  del ripristino”. Lo stesso Sindaco, oggi, da amministratore, si impegna a continuare sulla stessa scia, consapevole che il patrimonio archeologico rappresenta una grande ricchezza culturale ed economica per il nostro paese, oltre che un patrimonio da difendere e da sviluppare, per cui sottolinea che è “nostro obiettivo non solo favorire il ripristino e lo sviluppo della parte  archeologica, ma inserirsi in un contesto di crescita più ampio di itinerari turistici ed enogastronomici”. Un obiettivo che il Sindaco, come membro di un’associazione, stava rincorrendo già da alcuni anni, con “l’adozione” temporanea del teatro romano e successivamente con incontri informali con la Preside e il Soprintendente. Quindi, Marrocco,  si ritiene soddisfatto, perché il convegno  è la risultanza di anni di impegno e di dedizione verso una terra che per troppo tempo è stata abbandonata a se stessa, deturpata, e che aspira al meritato riscatto. Lo stesso, ponendosi come interlocutore primario nella realizzazione del progetto con la Soprintendenza e l’Università, si impegna, fondi permettendo,  a favorire la realizzazione di attività per il miglioramento dell’area e si impegna, altresì, a collaborare con gli enti preposti evitando sovrapposizioni e dispendio di energia,   coinvolgendo, successivamente,  come supporto, le varie associazioni presenti sul territorio, consapevole che  la collaborazione è fondamentale per arrivare all’obiettivo finale.

A conclusione il Sindaco ringrazia la Prof.ssa Quilici Gigli e il Soprintendente Dott. Salerno con l’auspicio che i prossimi  appuntamenti possano tenersi  nel Seminario 700esco o nel Castello Aragonese.

Luciana Antinolfi

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