GRAZZANISE – Con l’incontro di stasera, fissato per le ore 19, si conclude nella sede di Artemisia-Aps (Associazione di promozione sociale) l’interessante kermesse di appuntamenti dedicati alla donna e cominciati nel giorno della massima ufficialità, cioè lo scorso 8 marzo. “Donna e impresa” è il titolo del confronto in programma: per il successo pieno dell’iniziativa interverrà l’assessore regionale delegato al Settore Risorse Umane e Microimpresa, Sonia Palmieri, e modererà il dibattito la giornalista Maria Bertone delle consorelle testate cartacee Cronache di Caserta e Cronache di Napoli.
Sarà dunque all’ordine del giorno una tematica/problematica ardita per le nostre contrade, atteso che gl’indici di effettiva attività, in tal campo, appaiono sensibilmente ridotti, almeno al cospetto delle pratiche di questo genere diffuse al Nord della Penisola. Ciò non toglie, per un verso, che ad una Aps ben proiettata come Artemisia è non sfugga l’importanza della veicolazione e del sostegno anche su questo fronte e, per l’altro, che alla gioventù femminile grazzanisana non possa venire quantomeno il desiderio di saperne di più in argomento. La disoccupazione, invero, non si fronteggia più aspettando che “altri” ti diano un posto di lavoro, bensì anche “inventando” in proprio possibilità occupazionali. E proprio alla luce di queste ormai scontate osservazioni si può prevedere che la presenza di donne e non solo si raddoppi e si triplichi rispetto ai due appuntamenti già “vissuti” con soddisfazione.
Il primo è stato riservato al tema della “bellezza delle donne nelle sue frme più incantevoli e allo stesso tempo più pericolose”: una dimensione estetica trattata con riferimenti marcati alla “storia della bellezza” e, in prosieguo, agli attuali eccessi della ricerca di standards duraturi e particolarmente di moda nello stranissimo tempo in cui viviamo.
Il secondo incontro, egregiamente condotto giovedì 15 marzo da Elena Miele, co-dirigente di Artemisia-Aps, è stato utile a passare in rassegna le conquiste femminili in Italia, a partire dall’epoca fascista e dal Codice Rocco che legislativamente la contraddistinse, diciamo, in positivo. Subito dopo la proiezione del film drammatico “Il diritto di contare” (2016), che narra emblematiche ed emozionanti vicende: “Tre donne afro-americane, Katherine Johnson, Dorothy Vaughn e Mary Jackson lavorano alla Nasa e sono le menti brillanti che hanno messo a punto il primo programma di missioni spaziali che ha portato uomini come l’astronauta John Glenn in orbita”. Indovinatissimo assaggio di cineforum che meriterebbe davvero ciclici ritorni
Questa sera, quindi, s’approda ad un’idea di scommessa concreta che indubbiamente implica prerequisiti e competenze, ma anche il coraggio che non manca, avendo solo bisogno di stimoli e di ulteriori scoperte delle nascoste risorse individuali e collettive: una serie di inputs che certamente l’incontro riserverà alle donne, giovani e meno giovani, che sapranno lasciare, per una sera appunto, la routine e disporsi a sondare il nuovo.
Raffaele Raimondo