Si è dimessa anche la Consigliera Comunale Giovanna Falco (indagata a piede libero), la maggioranza del Sindaco “Sospeso” Romano resta con soli quattro Consiglieri. L’avvocato Russo prospetta lo scioglimento da parte del Prefetto

Si è dimessa anche la Consigliera Comunale Giovanna Falco (indagata a piede libero), la maggioranza del Sindaco “Sospeso” Romano resta con soli quattro Consiglieri. L’avvocato Russo prospetta lo scioglimento da parte del Prefetto

VITULAZIO – Si è dimessa anche la Consigliera Comunale Giovanna Falco, ex Assessore della Giunta (sospesa dal Prefetto), retta dal Sindaco Romano. Le dimissioni della Falco, coinvolta nelle note vicende giudiziarie unitamente al marito, il geologo Franco Antonio Criscione, seguono quelle degli altri due componenti della maggioranza (Antonio Catone e Carmine Di Rubba) ed ora, la maggioranza risulta composta da soli quattro Consiglieri Comunali (Rosa Sabatino, Raffaele Di Lillo, Assunta Cioppa e Angelo Carusone), mentre la minoranza ne conta cinque (Achille Cuccari, Raffaele Russo, Giovanna Lina Scialdone, Giovanna Del Monte ed Immacolata Bernardo). A questo punto, la questione risulta alquanto anomala con un Commissario Prefettizio che svolge le funzioni di Sindaco e Giunta Comunale, ed un Consiglio Comunale formato da quattro Consiglieri di maggioranza, cinque di minoranza e tre dimissionari che non riescono ad essere surrogati per il numero insufficiente di voti di maggioranza per rendere valide le deliberazioni consiliari riferite alle surroghe. In merito alle dimissioni della Falco dalla carica di Consigliere Comunale, a caldo è intervenuto l’avvocato Raffaele Russo della minoranza consiliare, asserendo: “Un caso paradossale e forse unico un tutt’Italia. Cosa aspettano gli altri quattro consiglieri di maggioranza a rassegnare le dimissioni? Che senso ha portate avanti ostinatamente una maggioranza andata in frantumi? Ora il prefetto non può che prendere atto di una situazione non più tollerabile e che porterà ad un lungo e doloroso commissariamento. Questo è l’ultimo regalo che ci ha fatto l’amministrazione Romano. Il Prefetto di Caserta, nella giornata di ieri, aveva inviato anche un sub-commissario che, in caso di assenza del commissario prefettizio, avrà il compito di sostituirlo nelle funzioni di sindaco e giunta. È chiaro che il nostro comune è particolarmente attenzionato dalla prefettura di Caserta anche alla luce degli ultimi episodi che si sono verificati in occasione del consiglio comune ultimo. L’intervento dei carabinieri nel corso della seduta consiliare dimostra che ci sono anche problemi di ordine pubblico che impongono un particolare monitoraggio da parte degli organi di governo. É chiaro che i costi del commissariamento ricadono a carico dei cittadini in quanto sarà il comune e dover sostenere i relativi oneri economici. Per la testardaggine della maggioranza a voler rimanere incollata alle poltrone e di un sindaco sospeso ci avviamo verso un lungo periodo di commissariamento, con tutte le conseguenze economiche e amministrative che ne conseguiranno.  La situazione del commissariamento si va sempre più consolidando al Comune di Vitulazio. Nonostante il provvedimento di nomina di un commissario prefettizio, con poteri di sindaco e giunta, qualche ex assessore ancora agisce a ragiona da assessore, si relaziona con i cittadini qualificandosi assessore. Si reca negli uffici comunali con piglio deciso di chi comanda e tutto può, promettendo alle persone in suo interessamento per il disbrigo di pratiche, piaceri, favori, ecc. Non hanno ancora capito che sono rimasti dei semplici consiglieri senza poteri e con una maggioranza inesistente. Vigileremo anche su tale fenomeno segnalando eventuali condotte improprie al prefetto.  I consiglieri non eletti della maggioranza faranno ricorso al tribunale amministrativo per sedere in consiglio comunale. Si dice che nella giornata di ieri, si sarebbero rivolti a un noto studio legale per impugnare il risultato del consiglio che li ha bocciato per la seconda volta. Noi speriamo che il Prefetto faccia in fretta a sciogliere il consiglio e la sua decisione arrivi prima di quella del tribunale. Non vogliono arrendersi neppure difronte alla logica dei numeri, stanno sfidando i cittadini che è gran voce chiedono le dimissioni dell’intero consiglio. Noi della minoranza siamo pronti in qualunque momento alle dimissioni che devono, però, essere contestuali alle loro per produrre lo scioglimento. Se non ora, quando? Forse aspettano che il popolo li cacci fisicamente dal comune?”

23-03-2017

Alfredo Di Lettera

Commenta con Facebook