MARCIANISE – Durante la trascorsa notte, in Marcianise (CE) la Polizia di Stato ha arrestato due giovani, SMERAGIUOLO Lorenzo, nato a Marcianise il 23.03.1988, e PADOVANO Saverio, nato a Marcianise 05.08.1998, entrambi con precedenti penali specifici, in quanto sorpresi nella flagranza del reato di furto pluriaggravato.
I due giovani, poco prima delle 04.00, dopo averne divelto la serranda esterna ed infranto una porta a vetri, si erano introdotti nei locali di una sala scommesse ubicata in pieno centro cittadino dove, poi, avevano depredato un apparecchio cambiamonete e la cassa, impossessandosi di circa 3.500,00 euro.
Però, evidentemente, l’intrusione dei due malfattori era stata notata da alcuni residenti della via i quali, dimostrando senso civico, seppure in forma anonima, avevano tempestivamente allertato il “113” della Questura che inviava la “volante” del locale Commissariato di P. S. .
Gli agenti, giunti immediatamente sul posto, sorprendevano e bloccavano in strada lo SMERAGLIUOLO, travisato da un berretto e da un panno da cucina che gli copriva il viso, mentre il complice, anche con l’ausilio di una “gazzella” della locale Compagnia dei carabinieri solertemente inviata in ausilio dei poliziotti, veniva stanato all’interno della sala giochi mentre tentava di disfarsi di una maschera in plastica con le sembianze di un personaggio della serie di film horror “SAW”.
Entrambi i giovani venivano trovati in possesso di guanti da lavoro, utilizzati per non lasciare “tracce” dattiloscopiche. Un’accurata ispezione dei luoghi, poi, consentiva ai poliziotti di rinvenire e sequestrare una tenaglia, un cacciavite e una sbarra metallica utilizzati per forzare l’ingresso della sala giochi, nonché una scatola metallica, asportata dalla macchietta cambiamonete, contenente circa 500,00 euro in monete, mentre il resto della refurtiva, circa 3.000,00 euro in banconote, veniva rinvenuta indosso al PADOVANO. Il denaro è stato restituito al titolare dell’esercizio.
Arrestati in flagranza di reato, nella tarda mattinata, i due malviventi venivano condotti presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il relativo giudizio direttissimo.
Nella circostanza l’Ufficio del G.i.p., convalidando la misura restrittiva per furto pluriaggravato, in quanto consumato con violenza sulle cose e da persone travisate, ritenendo che sussistessero, non solo i gravi indizi di reità, ma anche un concreto, grave ed attuale pericolo di reiterazione di reati della stesa specie, poiché gli arrestati avevano agito con premeditazione, come dimostrato dall’utilizzo di strumenti di effrazione e dal travisamento, applicava nei loro confronti, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, la misura cautelare degli arresti domiciliari, rinviando la decisione nel merito all’udienza che si terrà successivamente.
C.S.