PIGNATARO M. – Con sentenza numero 3961/2015, depositata in segreteria in data 27 luglio 2015, la terza sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania di Napoli ha respinto il ricorso del Comune di Pignataro Maggiore per l’annullamento del decreto dirigenziale della Giunta regionale della Campania (area coordinamento ecologia) numero 654 del 16 luglio 2009 con il quale era stato negato un finanziamento di 67.912,47 Euro per la realizzazione di un sito di trasferenza di rifiuti.
Il ricorso al Tar era stato presentato il 12 febbraio 2010, quando era in carica l’Amministrazione comunale dell’allora sindaco Giorgio Magliocca, e poi coltivato anche dagli attuali inquilini di Palazzo Scorpio guidati da Raimondo Cuccaro. Si trattava di un contributo prima concesso e poi negato, intrecciatosi con le vicende giudiziarie del sito in questione, che fu pure sottoposto a sequestro penale da parte della magistratura. I nostri pochi ma affezionati lettori possono farsi un’idea complessiva della vertenza leggendo il testo integrale della sentenza del Tar che pubblichiamo in coda a questo nostro articolo.
Si legge tra l’altro nella sentenza che “dal 26.6.2008, data del sequestro penale del sito, lo stesso è rimasto inutilizzabile ed inutilizzato dal Comune per un anno e mezzo, ossia fino al 17.12.2009, data di riconsegna e di notifica del decreto di dissequestro del 9.12.2009. Ragion per cui durante la fase dell’emergenza rifiuti in Campania, che è stata dichiarata cessata al 31.12.2009 dal D.L. 23.5.2008, n. 90, convertito con L. 4.7.2008, n. 123, il sito di trasferenza realizzato dal Comune di Pignataro Maggiore e oggetto del revocato finanziamento, è rimasto inutilizzato, atteso che i temporanei periodi di dissequestro dello stesso erano finalizzati alla sola rimozione dei rifiuti ivi stoccati”. Pertanto, “la causa del disposto diniego, enucleata dall’Ente resistente ed esternata nel provvedimento all’esame del Collegio, è, dunque, pienamente valida e sussistente”.
Il Tar ha anche condannato il Comune di Pignataro Maggiore “a pagare alla Regione Campania le spese di lite, che liquida in € 1.500 oltre accessori, se dovuti”.
Rassegna Stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it