CALVI R./PIGNATARO M. – Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Prima Quater), con sentenza numero 10700/2015 depositata in segreteria in data 5 agosto2015, harespinto il ricorso con il quale la dottoressa Vittoria Farzati aveva chiesto l’annullamento sia del decreto del Ministero della Giustizia del 26 agosto 2014 con il quale la ricorrente era stata destituita dall’incarico di Giudice di Pace con funzioni di coordinatore nella sede di Pignataro Maggiore sia della precedente, relativa delibera del Consiglio Superiore della Magistratura del 23 luglio 2014.
Trovano quindi una ulteriore, significativa conferma le accuse contenute in una lunga e complessa inchiesta giornalistica del blog di giornalismo investigativo “Pignataro Maggiore News” curato da Davide De Stavola, che è anche direttore del sito di informazione www.caleno24ore.it. Inchiesta giornalistica esclusiva nella quale era emerso che le società di famiglia della dottoressa Vittoria Farzati (che amministrava la giustizia civile e penale quale coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace di Pignataro Maggiore, famigerata città tristemente conosciuta come “Svizzera dei clan”) erano state colpite da interdittiva antimafia per trascorsi rapporti societari (per sintomatici affari nei settori della cave e dei rifiuti) con Vincenzo Abbate, un soggetto legato al “clan dei casalesi”, fazione Michele Zagaria.
Pubblichiamo in coda a questo nostro articolo la citata sentenza del Tar dove si fa esplicito riferimento alla “risonanza sociale” dell’inchiesta giornalistica che aveva sollevato il “caso Farzati” e all’esposto di “un giornalista” che è, come è noto, il collaboratore di “Pignataro Maggiore News” Enzo Palmesano, professionista molto conosciuto anche perché vittima di reato di tipo mafioso.
Rassegna Stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it