VITULAZIO – La maxi inchiesta contro una banda che gestiva le piazze di spaccio nell’Agro caleno e a Capua non viene scalfita nemmeno dall’ennesimo ricorso. La Corte di Cassazione, infatti, ha confermato la decisione del Tribunale del Riesame di Napoli che aveva dato il via libera all’ordinanza cautelare in carcere nei confronti di Stefano Fusco. Quest’ultimo, arrestato nel mese di giugno del 2019 insieme con Teresa Vitolo – ex moglie del boss Carlino Del Vecchio e sorella del pentito Massimo Vitolo -, aveva presentato ricorso al Riesame contro il provvedimento restrittivo che lo aveva costretto alla detenzione carceraria. Dopo il primo no, i suoi legali erano ricorsi alla terza sezione penale della Cassazione, la quale aveva poi annullato l’ordinanza limitatamente alla motivazione delle esigenze cautelari, rinviando gli atti al Tribunale di Napoli. Lo scorso mese di marzo, la sezione del Tribunale della libertà ha riconfermato la richiesta cautelare e anche di fronte all’ennesimo ricorso – questa volta alla quarta sezione penale – la Cassazione ha confermato la decisione dei giudici napoletani lo scorso 12 gennaio.
Fusco è stato già condannato a venti anni in primo grado con rito abbreviato. Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Napoli, la dottoressa Emilia Di Palma, lo scorso mese di luglio aveva comminato pesanti condanne in primo grado per i componenti della sua banda. Si tratta dei tredici imputati per i quali il Gup aveva riconosciuto delle gravi responsabilità in ordine ai reati contestati.
L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, insomma, vede confermata la sua ipotesi investigativa in relazione a quanto accaduto in un territorio che ha visto consumarsi negli ultimi anni episodi inquietanti come la sparatoria tra spacciatori iniziata nel centro della movida vitulatina o come l’incendio alla macchina dell’ex assessore Francesco Di Gaetano.
Red. Cro.