SPARANISE – Il Comune è costretto a incassare una dura sconfitta amministrativa senza nemmeno aver preso alla battaglia giudiziaria. Questo è l’esito di una vertenza che ha coinvolto una famiglia sparanisana diventata – suo malgrado – la protagonista di una incresciosa e antipatica vicenda cittadina. L’Amministrazione comunale sparanisana, infatti, lo scorso mese di maggio aveva emesso una ordinanza di sfratto nei confronti del malcapitato nucleo familiare costringendo quest’ultimo, attraverso un legale, a presentare ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Campania contro l’Ente municipale (che alla fine non si è costituito in giudizio) e contro l’ex Iacp di Caserta, chiedendo l’annullamento dell’ordinanza di sgombero numero 28/2019, oltre agli atti presupposti (tra cui una nota dello Iacp).
A conclusione dell’udienza del 21 aprile scorso, la quinta sezione del Tar ha accolto il ricorso. Nella sentenza depositata il 12 maggio 2020 (che trovate in fondo alla pagina) i giudici amministrativi scrivono: “Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania (Sezione Quinta), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto annulla l’ordinanza di sgombero del Comune di Sparanise n. 28/2019. Compensa le spese di lite nei rapporti fra parte ricorrente e Acer, Già Iacp di Caserta. Condanna il Comune di Sparanise alla refusione delle spese di lite, ex artt. 130 e 133 d.P.R. n. 115/2002, in favore dell’Erario, per la somma di euro millecinquecento/00, oltre alla somma già anticipata dall’Erario a titolo di contributo unificato”.

Sentenza Tar – Sparanise

Red. Cro.