SPARANISE – Nella mattinata di domenica durante un vedettaggio ambientale effettuato dagli attivisti volontari dell’Associazione D.E.A, unitamente ai volontari dell’associazione NOA, predisposto nel territorio di Sparanise, mentre ci trovavamo a transitare lungo via posta vecchia all’ingresso dell’ex tabacchificio venivano individuati due soggetti ignoti che trasportavano 2 sacchi a spalla, e poiché il cancello della struttura e un capannone laterale alla strada erano aperti, si introducevano facilmente all’interno del complesso dileguandosi nei vari capannoni presenti. Di questa struttura ne eravamo a conoscenza di questa bomba ecologica tramite i media piu precisamente in un sevizio mostrato al pubblico mediante un reportage del giornalista Salvatore Minieri. Nonostante la pericolosità dei materiali ivi presenti i vari enti continuano a rimpallarsi la problematica…Ma intanto chi dovrebbe vigilare su quest’area abbandonata a se stessa e alla mercè di tutti. Giunti anche noi all’interno di questo labirinto di capannoni che li ispezionavamo uno ad uno, e da lontano si notava la presenza di un fumo che ci apprestavamo a raggiungere per scongiurare un rogo e per capire l’entita, arrivati sulla fonte che generava tali fumi accertavamo che erano residui di un focolaio rudimentale che ormai era quasi spento che qualche soggetto aveva acceso per riscaldarsi durante la notte.. da qui si riscontrava la presenza di numerosi faldoni e materiali cartacei riversi sulla pavimentazione. Le strutture interne si presentavano tutte facilmente accessibili a chiunque,la maggior parte di esse si presentavano in evidente stato di degrado ,la copertura dei capannoni era realizzata interamente in ferro con travature reticolari in acciaio e copertura onduline in fibrocemento in verosimile amianto il quale stava subendo un lento degrado e sgretolamento con alcuni pezzi e materiale polverulento caduto sulla pavimentazione sottostante ,ed alcuni di essi risultano anche parzialmente o totalmente crollati per vetustà. Inoltre all’interno dei vari capannoni e magazzini allocati all’interno delle strutture si accertava la presenza di grossi cumuli di cartoni di cui da alcuni che il materiale che si era riverso a terra si capiva che erano cartoni che contenevano foglie di tabacco,cumuli di pedane in legno,numerosi bidoni contenete un liquido nero in parte riverso sulla pavimentazione . Oltreciò all’interno delle strutture si riscontrava la presenza di varie taniche e bottiglie di rifiuti sanitari pericolosi, contenitori contenete prodotti chimici,numerosi neon fluorescenti, alcuni bidoncini contenete una pasta gelatinosa chiara,vari taniche di detergente liquido concentrato ,alcuni bidoni di anticorrosivi ,RAEE,cassettoni in plastica,materiali plastici di vario genere,suppellettili, di materiale cartaceo in parte combusto. Nel cortile esterno si individuavano 2 silos di circa 20.000lt cad ognuno contraddistinto da etichettatura che riportava che uno conteneva acido cloridico e l’altro soda caustica. In generale tutte le strutture presenti all’interno del sito si trovano in un evidente situazione di degrado e di abbandono. Il pericolo più ingente sembrava riguardare i solai di alcuni magazzini, e ciò si evince anche dallo stato dei materiali ivi presenti.
C.S.