Spettacolando in Campania, la ‘Magia della Voce’ di Edoardo Siravo domenica 21 giugno a Palazzo Calvanese di Castel San Giorgio

Spettacolando in Campania, la ‘Magia della Voce’ di Edoardo Siravo domenica 21 giugno a Palazzo Calvanese di Castel San Giorgio

CASTEL SAN GIORGIO – Quinto appuntamento per “Spettacolando in Campania”, percorso di radicamento e diffusione della musica classica finanziato dalla Regione – Piano azione e Coesione III – DGRC 225 del 12-7-2013.

Dopo l’anteprima presso l’Università del Sannio a Benevento e gli spettacoli di Caserta, Cava de’Tirreni (Sa) e Portici (Na), Spettacolando in Campania, manifestazione diretta artisticamente dal M°Tiziano Citro, proporrà lo spettacolo “Magia della Voce – Concerto di prosa e lirica” dell’artista Edoardo Siravo (domenica 21 giugno 2015, ore 20.30 – Palazzo Calvanese di Castel San Giorgio – Sa).

Su progetto originale di Gabriella Panizza, l’attore e regista Edoardo Siravo sarà accompagnato da Stefano Meo(baritono) e Leonardo Quadrini (pianoforte) su testi di W. Shakespeare e musiche di G. Verdi.    

Organizzazione Associazione Rachmaninov e Muosike’ – Accademia Internazionale – Arte e Spettacolo.  Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Magia della Voce è uno spettacolo che accende i riflettori sul rapporto Libretto-Musica, mettendo a confronto alcuni dei più importanti monologhi del teatro di prosa con le arie liriche che da quei testi sono state tratte. Ci si propone di confrontare due diverse forme di espressione vocale, monologhi e arie liriche: un dialogo tra recitazione e canto, che esalta i contrasti psicologici e le vicende passionali della drammaturgia attraverso la mediazione della musica. L’effetto che se ne ricava é assolutamente sorprendente, come é apparso evidente in tutti i teatri dove lo spettacolo é stato rappresentato: dal Teatro San Carlo di Napoli al Teatro Comunale di Modena, al Teatro Bellini di Catania, e così via. Beaumarchais, Hugo, Schiller, Shakespeare forniscono i personaggi, le situazioni, i discorsi in cui si esalta la recitazione: ecco la disperazione del buffone Triboulet a cui hanno rapito la figlia; il rovello sulla natura effimera del potere di Don Carlos così come sono raffigurati da Victor Hugo; la rabbia tragicomica di Ford, il “cornuto” delle Allegre comari di Shakespeare; poi i dubbi esistenziali di Amleto e la losca trama di Jago, nati dal genio Shakespeariano. Subito dopo, al termine di ogni pezzo recitato, il pendant musicale: il baritono si cimenta virtuosamente nelle famose arie come “Cortigiani vil razza dannata”, e nei brani Verdiani da “Don Carlos”, “Falstaff”, “Otello”, nelle Mozartiane “Nozze di Figaro” e nel brano di “Essere o non essere” dall’ “Hamlet” di Thomas. La potenza della parola si fonde con la suggestione del canto, le frasi riaffiorano quasi identiche nelle romanze, ma “asciugate” in funzione dell’essenza del melodramma: principale protagonista diventa la musica, cui spetta il compito di trasmettere l’impatto emotivo nell’impeto del sentimento. L’attore Edoardo Siravo è stato il più frequente interprete di questo concerto di Prosa e Lirica.

C.S.

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