PIGNATARO M. – Strappo del comandante dei vigili urbani di Pignataro Maggiore, capitano Alberto Parente, che in una nota protocollata a Palazzo Scorpio ha contestato punto per punto il decreto numero 7 del 5 agosto 2015 (qui pubblicato in coda) con il quale il sindaco Raimondo Cuccaro lo aveva nominato vice-segretario, affidandogli il compito delicatissimo di sostituire in caso di assenza o di impedimento il segretario comunale dottor Michele Ferraro. Le voci in tal senso sono arrivate in piazza Umberto I nella tarda mattinata di lunedì 10 agosto 2015; poi il blog di giornalismo investigativo “Pignataro Maggiore News” è riuscito ad avere nel primo pomeriggio della stessa giornata una conferma confidenziale da una fonte molto attendibile del mondo politico locale.
Ovviamente non conosciamo le questioni “tecniche” con le quali il comandante Alberto Parente (che è laureato in giurisprudenza) ha motivato il suo pressante desiderio di vedere annullato il citato decreto del sindaco. Ma è indubbio che il dottor Alberto Parente potrebbe trovarsi – azzardiamo un’ipotesi – a occuparsi da vice-segretario comunale di una vicenda sulla quale, allo stesso tempo, starebbe operando quale ufficiale di polizia giudiziaria per indagini delegate. E in una situazione simile il capitano Alberto Parente non potrebbe di certo dire a sindaco, assessori e consiglieri comunali una frase del genere: “Mi devo astenere dal trattare l’insediamento della fabbrica di fucili a tubetti sul terreno destinato dal piano regolatore, invece, alla coltivazione di kiwi perché sto svolgendo indagini sul tema per conto della Procura della Repubblica”. Non potrebbe, Alberto Parente, rivelare un tale fatto perché commetterebbe un reato grave, renderebbe di pubblico dominio l’esistenza di un’indagine giudiziaria coperta naturalmente da segreto. Legittimamente, il comandante dei vigili urbani non vuole trovarsi nella condizione di dover passare un guaio. Un guaio di quelli grossi.
È ovvio che sono molte le ipotesi circolate in piazza Umberto I sulle presunte questioni “pericolose” che potrebbero interessare un territorio come quello di Pignataro Maggiore e di cui il vice-segretario (suo malgrado) Alberto Parente vorrebbe non occuparsi in caso di assenza o impedimento del segretario comunale dottor Michele Ferraro. I buontemponi di Palazzo Scorpio (sede dell’Amministrazione comunale) e di piazza Umberto I sono pronti a giurare – non sappiamo quanto fondatamente, forse scherzano soltanto – che il segretario comunale dottor Michele Ferraro, funzionario intelligente e preparato, sarebbe anche molto religioso, al punto che le sue assenze dalla sede di Pignataro Maggiore potrebbero moltiplicarsi per salmodianti pellegrinaggi a Lourdes, alla Madonna di Pompei o da Padre Pio. E così Alberto Parente – aggiungono i buontemponi -, pur non dubitando della protezione del Patrono locale San Giorgio Martire, ha pensato di tagliare la testa al toro senza invocare aiuti divini ma scrivendo una terrena nota al sindaco. Sperando che il “prodigio” avvenga, il miracolo di non essere costretto a fare il vice-segretario comunale a Palazzo Scorpio. Concludiamo con la nostra preghiera, da umili giornalisti credenti: “Signore, allontana dal vice-segretario Alberto Parente il pericolo dell’insediamento della fabbrica di fucili a tubetti sul terreno destinato dal piano regolatore, invece, alla coltivazione di kiwi. Amen”.
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Rassegna Stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it