VITULAZIO – A seguito dell’ordinanza “restrittiva” sull’orario di chiusura dei locali della “movida vitulatina”, dell’ora di conclusione degli intrattenimenti musicali e della pulizia delle aeree esterne, varie sono state le reazioni da parte dei cittadini e dei commercianti. Da un lato chi, dopo anni di “lotte”, ha riottenuto le ore di sonno perse e chi, dall’altro lato, ha visto calare i propri guadagni e gli afflussi di clienti.
Provvedimento, quello del Comune di Vitulazio, reso necessario come conseguenza, sia delle varie violazioni e denunce fatte dalle forze dell’ordine territoriali (riguardo gli spettacoli musicali e canori presso esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande), sia del ben più grave problema dello spaccio di sostanze stupefacenti (la movida vitulatina è finita alla ribalta anche per un’imponente operazione anti-droga della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, riferita allo spaccio di sostanze stupefacenti, organizzato da una vera e propria associazione a delinquere che operava all’esterno di alcuni locali di Piazza Riccardo II, spadroneggiando ed innescando risse e perfino un tentato omicidio).
Come redazione di Caleno24ore abbiamo pensato di ascoltare la voce degli esercenti che guadagnano nelle ore della “movida vitulatina” e che, a seguito dell’obbligo di chiusura anticipata, hanno visto perdere gran parte dei loro guadagni. Nei prossimi giorni continueremo il giro di interviste agli altri esercenti e anche alle istituzioni coinvolte.
A cura di Giovanni Parillo
Supervisore di redazione: Alfredo Di Lettera