Stretta sulla “movida vitulatina”, intervista a Domenico D’Addio, titolare del bar-sala giochi “New Generation”

Stretta sulla “movida vitulatina”, intervista a Domenico D’Addio, titolare del bar-sala giochi “New Generation”




VITULAZIO – A seguito dell’ordinanza “restrittiva” sull’orario di chiusura dei locali della “movida vitulatina”, dell’ora di conclusione degli intrattenimenti musicali e della pulizia delle aeree esterne, varie sono state le reazioni da parte dei cittadini e dei commercianti. Da un lato chi, dopo anni di “lotte”, ha riottenuto le ore di sonno perse e chi, dall’altro lato, ha visto calare i propri guadagni e gli afflussi di clienti. Come redazione di Caleno24ore abbiamo pensato di ascoltare la voce degli esercenti che guadagnano nelle ore della “movida vitulatina” e che, a seguito dell’obbligo di chiusura anticipata, hanno visto perdere gran parte dei loro guadagni. Nei prossimi giorni continueremo il giro di interviste agli altri esercenti e anche alle istituzioni coinvolte. Quest’oggi abbiamo intervistato Domenico D’Addio, proprietario del bar/sala giochi “New Generation” di Vitulazio.

Cosa ne pensi di questa ordinanza comunale “restrittiva”, riguardante l’orario di chiusura dei locali della “movida vitulatina”, dell’ora di conclusione degli intrattenimenti musicali e della pulizia delle aeree esterne?

L’ordinanza, così come è stata pensata, per me è sbagliata e troppo restrittiva. Mi rendo conto dell’importanza di limitare alcuni comportamenti, ma il fatto che Vitulazio sia diventato un punto di incontro per i giovani di tutti i paesi limitrofi, è una cosa positiva che porta benefici a tanti, anche alle attività commerciali più piccole che, altrimenti, chiuderebbero, come succede in tanti altri paesi che non hanno la cosiddetta “movida vitulatina”.

Quindi va bene mettere dei limiti (soprattutto per gli eventi musicali) ma almeno nel weekend il limite per la chiusura delle attività poteva essere esteso alle 2:00. Per quanto riguarda la pulizia delle aree esterne, mi sembra un’iniziativa importante, però allo stesso tempo vorrei ricordare che per le attività commerciali c’è una tassazione molto elevata per la spazzatura, 10 volte più che per un normale cittadino, quindi è anche giusto che queste attività abbiano un servizio efficiente. Ad esempio la raccolta del vetro e della plastica, non può avvenire una volta a settimana come per i privati, perché tutti i bar ne producono ogni giorno in elevata quantità e si pone il problema di dove stoccare le bottiglie in attesa del giorno di raccolta.

 Tali “restrizioni” potevano essere attuate in altro modo, ad esempio convocando precedentemente un’assemblea cittadina dei commercianti per discutere delle varie problematiche e trovare soluzioni diverse?

Sicuramente si poteva convocare un’assemblea dove discutere delle varie problematiche esposte nell’ordinanza e, con l’impegno di tutti, si poteva trovare un accordo senza emanare un’ordinanza così drastica.

 I giovani e i meno giovani saranno più al sicuro dovendo far parte ora delle “movide” dei paesi limitrofi?

Assolutamente no, anzi adesso saranno costretti a spostarsi con le auto in zone come Santa Maria Capua Vetere e Caserta.

Se potessi, in questo momento, parlare “faccia a faccia” con il primo cittadino di Vitulazio (o chi di competenza), cosa gli diresti? Cosa proporresti?

Se potessi parlare con il primo cittadino di Vitulazio (o chi di competenza), proporrei: di estendere l’orario di chiusura della attività il venerdì e sabato;  di migliorare il servizio di raccolta rifiuti per le attività commerciali aumentando a 3 volte la settimana la raccolta di tutti i rifiuti;  di vigilare con costanza (e non occasionalmente) sull’osservanza delle ordinanze da parte di tutti gli esercizi commerciali; di ricordare sempre che il successo di tanti eventi cittadini, nonché l’economia generale del paese, dipende anche dai locali, che sono riusciti a diventare una forte attrattiva e a creare luoghi di aggregazione per tutti i giovani dell’Agro Caleno.

A cura di Giovanni Parillo

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