CAPUA – Infiltrazioni, muffa e strutture disastrate, questi sono soltanto una parte dei motivi che hanno spinto gli studenti dell’Itis “Giulio Cesare Falco” di Capua a protestare contro la Provincia di Caserta. Ben quattordici aule sono state dichiarate inagibili dell’Asl di Capua, una intera ala, costruita appena dieci anni fa e nel quale sono stati effettuati lavori di ristrutturazione l’anno scorso, è stata completamente chiusa. L’acqua filtra dai soffitti nelle aule e nei laboratori, dove i ragazzi dovrebbero formare la propria professionalità tecnica e nel quale oggi non possono nemmeno accedervi. Nonostante tutto, la Provincia aveva autorizzato addirittura anche il liceo scientifico “Luigi Garofano” a dislocare alcune classi nella stessa struttura. I ragazzi, però, hanno detto basta. Hanno atteso i mesi di novembre e dicembre, periodo di mobilitazione nazionale, per denunciare lo stato in cui versano le strutture del settore tecnologico. Nonostante tutto, gli studenti sono fiduciosi che quanto prima la situazione possa ritornare alla normalità, in modo da garantire appieno la fruibilità di aule e laboratori per l’utenza attuale e degli anni a venire.
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