CALVI R. – La differenza tra le discariche di Casal di Principe e quelle di Calvi Risorta all’ex-Pozzi è che mentre a Casale hanno sotterrato in fretta la notte, alla Pozzi no, hanno sotterrato i rifiuti alla luce del giorno, usando come copertura la fabbrica dismessa. Quando i tir, i camion entravano, potevano scaricare con tutta tranquillità. Probabilmente la discarica Ex Pozzi è quella di cui ha dichiarato l’esistenza l’ex pentito, ora defunto, Carmine Schiavone, ma che non ha voluto rilevare dove si trovasse, forse per non scoperchiare le connivenze tra politica, camorra e apparati dello Stato, che probabilmente riteneva potessero essergli ancora utili.
Dopo la rottura di Antonello Bonacci (PD) con Giovanni Lombardi (area centro destra) gli attivisti di Rinascita Calena (un gruppo d’opposizione all’amministrazione comunale di Calvi Risorta) si compattano intorno alla vecchia guardia capeggiata da Nicola D’Elia e prendono di mira il vice sindaco Russo Maria Rosaria reo “in 18 mesi di amministrazione di non aver avvertito alcuna minaccia alla salute pubblica dovuta ad inquinamento ambientale, salvo poi ammettere che esiste il problema della discarica ex-Pozzi”.
La lettera risposta, scritta in prima persona e rivolta direttamente al vice sindaco, è una sorta di commento ad una precedente lettera aperta della Russo, inviata quest’ultima a siti e giornali amici (e questo la dice lunga sul ‘modus intendi’ della democrazia di questa amministrazione). Il vicesindaco affermava che “i dati sulla mortalità del comune di Calvi Risorta sono nella media nazionale”. Aveva sollecitato a non creare allarmismi perché ne risentirebbe l’economia agricola della zona, infattiscriveva: “…penso sia meglio essere prudenti prima di mettere sotto accusa i nostri prodotti agro alimentari e spaventare la popolazione e tutto il mercato nazionale, così come stanno facendo i media, mettendo in ginocchio i nostri produttori”.
Visto che come media siamo chiamati in causa, è doveroso un commento, sorvolando la querelle del gioco delle parti del teatrino della politica, come ad esempio fa la Rinascita quando scrive a conclusione della lettera-risposta-aperta al vicesindaco: “…ci permettiamo noi di suggerirle qualcosa da fare. Vicino casa sua sono mesi che ci sono due grosse perdite di acqua le faccia riparare almeno si rende utile”.
Ebbene dai comunicati inviati in redazione dai ‘politici’ caleni si deduce che hanno poca percezione della problematica inquinamento rifiuti tossici.
La nota della Rinascita ad esempio insiste sullo stoccaggio di rifiuti presso il palazzetto dello sport: “…gira voce che nei locali del palazzetto dello sport ci siano sacchi pieni di medicinali scaduti dobbiamo dedurre che lei abbia autorizzato il tutto. Passando ai rifiuti lei ci tranquillizza dicendoci che siamo in buone mani, tutto si svolge sotto la supervisione degli assessori Gino Marrapese e Enzo Izzo anche qui deduciamo che lo sversamento dei rifiuti ingombranti nel piazzale del palazzetto dello sport è stato da loro autorizzato”. Sinceramente questo sembra essere l’ultimo dei pensieri: se un rifiuto è stoccato in un posto sicuro, dov’è il problema? Problema è quando i rifiuti sono tossici e si trovano sottoterra perchè vanno ad inquinare la falda acquifera.
A tal proposito questa amministrazione non ha ancora fatto analizzare i pozzi della Chiesa Vecchia per verificare la presenza di sostanze inquinanti provenienti dalla discarica Ex-Pozzi. Avranno pensato che l’ex Pozzi è distante dai pozzi della chiesa Vecchia; ma la falda sotterranea è la stessa. Qualche iniziativa al riguardo era stata portata avanti dai 5 Stelle con la richiesta ufficiale di Antonio Fattore, che aveva pure individuato una scuola: un Istituto Statale Chimico Biologico per i controlli, ma poi non si è fatto nulla. Hanno nominato una commissione comunale trasversale di cui fa parte anche il Bonacci, ma i problemi reali di questi territori restano impantanati come spesso accade nel teatrino della politica.
Gianluca Parisi