SPARANISE – Giovedì scorso si sono incontrati i rappresentanti istituzionali e non, coinvolti nella crisi che sta investendo nel casertano il settore della tabacchicoltura. Ecco il resoconto della riunione presieduta dal sindaco Antonio Merola:
Il giorno 13/11/2014 si è tenuto presso il Comune di Sparanise un importante tavolo di confronto sulla crisi della tabacchicoltura. Presenti i Sindaci e gli amministratori di Sparanise, Vitulazio, S. Maria C.V., San Nicola la Strada e Calvi Risorta, nonché Antonio Zerillo e Pasquale Campanile, in rappresentanza della FAI CISL e FLAI CGL, il Consigliere Regionale Angelo Consoli, da sempre impegnato in Regione Campania per il riconoscimento dello “stato di crisi” del settore e per la tutela dei diritti dei lavoratori, ed una rappresentanza dei lavoratori degli ex stabilimenti di Sparanise e Vitulazio
Il confronto si è reso necessario a causa del perdurare della crisi occupazionale che investe il settore, stante la chiusura di numerosi stabilimenti di lavorazione del tabacco in Provincia di Caserta.
Il Sindaco Merola individua quale primo passo di questo percorso l’adozione congiunta di atti deliberativi, da parte delle amministrazioni maggiormente colpite dalla chiusura degli stabilimenti, preordinata alla presa d’atto personale del Presidente Caldoro del problema e l’intervento diretto del Ministero del Lavoro sull’ INPS per il ritiro delle richieste di restituzioni dell’indebito, inoltrate agli ex lavoratori della Provincia, il ripristino degli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori, ed il riconoscimento dello stato di crisi del settore.
I sindacati chiariscono la loro posizione, contraria all’idea di assistenzialismo perpetuo, e favorevoli ad un sistema di riqualificazione e conversione della produzione, per favorire l’occupazione.
Le risultanze del confronto devono portare, secondo quanto sostenuto dal Consigliere Consoli, alla definizione di un percorso che veda impegnate tutte le componenti istituzionali, di concerto con i sindacati, prima di tutto per la deliberazione “dello stato di crisi del settore” in Campania, nonché per l’adozione di azioni incisive da parte della Giunta Regionale, sollecitata numerose volte sul punto, senza alcun riscontro concreto, e del Governo centrale, al fine di riavviare il sistema produttivo, affiancando, al tabacco, colture alternative in grado di rilanciare l’economia, con l’intervento sinergico dell’Unione Europea, come accade per altre Regioni. Occorre creare le condizioni in grado di attrarre gli investimenti, tenuto conto che il tabacco continua ad essere prodotto, soprattutto in Campania, e che in molte realtà la diversificazione con altre colture, quali la canapa, sta producendo considerevoli risultati economici ed occupazionali.
C.S.