PIGNATARO M. – Non è un caso che tra tutti i Comuni dell’Agro caleno e della provincia di Caserta la più forte protesta contro il balzello della Tares sia scoppiata proprio a Pignataro Maggiore, città per troppo tempo capitale del “sistema Magliocca” – fondato tra l’altro sul grande affare dei rifiuti – e ora scenario delle sue macerie. La Tares è a questi livelli, infatti, anche perché l’attuale sindaco Raimondo Cuccaro non ha avuto il coraggio di andare fino in fondo nello smantellare il carrozzone clientelare magliocchiano “Pignataro Patrimonio srl”. Ripetiamo: carrozzone da smantellare sul serio, da radere al suolo, portando i libri contabili in Tribunale.
La “Pignataro Patrimonio srl” è la mangiatoia degli amici dell’ex sindaco Giorgio Magliocca; tale scandalosa municipalizzata per la raccolta dei rifiuti fu messa in piedi frettolosamente dopo che la magistratura aveva finalmente e lodevolmente bombardato il Consorzio Ce4 e il suo braccio operativo Ecoquattro. Magliocca voleva, appunto con la “Pignataro Patrimonio srl”, mettere in piedi un nuovo Ce4-Ecoquattro che servisse a perpetuare un potere fondato sul clientelismo e sugli sperperi. Un’operazione spregiudicata che ora sta dando tutti i suoi frutti avvelenati, presentando il conto – pure con la Tares – ai cittadini pignataresi, che sono naturalmente e giustamente arrabbiatissimi.
La protesta del 6 marzo2014 aPalazzo Scorpio (sede dell’Amministrazione comunale pignatarese) – si veda la foto qui pubblicata – e l’assemblea pubblica tenutasi il 10 marzo2014 inpiazza Umberto I hanno dimostrato che i cittadini vogliono esprimere la loro sacrosanta indignazione contro gli effetti perversi e a scoppio ritardato del magliocchismo e della sua creatura “Pignataro Patrimonio srl”. Non comprendiamo perché il sindaco Raimondo Cuccaro e la sua malconcia maggioranza si ostinino a non convocare in tempi brevissimi un Consiglio comunale aperto, in piazza Umberto I, in orario comodo, in modo da poter ascoltare le idee, le proposte e le critiche dei pignataresi vittime del “sistema Magliocca” e per trovare tutti insieme una via d’uscita. La nostra proposta già l’abbiamo formulata: eliminare la “Pignataro Patrimonio srl” che – come si è detto – altro non è che il nuovo Ce4-Ecoquattro.
Per il bene e la serenità di tutta la città ci auguriamo che la notizia della convocazione del Consiglio comunale aperto con all’ordine del giorno la Tares sia diffusa prima della seduta consiliare – su altri argomenti – già fissata per venerdì 14 marzo 2014. Non sappiamo quale grande stratega dell’ordine pubblico abbia consigliato al sindaco, al presidente del Consiglio comunale e alla sua maggioranza di convocare la seduta di venerdì 14 marzo 2014 alle 11, che sembra fatto apposta per far arrabbiare ancora di più i cittadini per l’orario sintomaticamente scomodo. Con il risultato che alla seduta di venerdì 14 marzo 2014 – come annunciato – ci saranno tantissime persone intenzionate ad esprimere una legittima e sacrosanta protesta e per chiedere un Consiglio comunale aperto sulla Tares; vi confluiranno un numero enorme di poliziotti, carabinieri, vigili urbani e finanzieri; e in via Ferdinando IV di Borbone (dove nel “Polo Imposimato”, bene confiscato alla camorra, c’è l’aula consiliare), strada che non sbuca da nessuna parte, si creerà un imbuto infernale e pericoloso, con la tensione altissima, con i consiglieri comunali e i cittadini che riusciranno ad entrare nello stabile intrappolati in maniera tremenda. Se poi a qualcuno gli verrà in testa di fare un’azione di forza per sgomberare i manifestanti a suon di manganellate, non vogliamo neanche provare a immaginare che cosa potrebbe accadere. Il sindaco rifletta. Convochi – dando l’annuncio prima di venerdì – un Consiglio comunale aperto sulla Tares e faccia una cortese telefonata al Prefetto, al Questore o (meglio) a San Giorgio Martire, protettore di Pignataro Maggiore: “Grazie, ma non servono tanti poliziotti o carabinieri; bastano i vigili urbani per regolare il traffico. Della Tares discuteremo tra compaesani, serenamente”. E che San Giorgio Martire ce la mandi buona.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it