Tares: la maggioranza consiliare tenta di smorzare le polemiche e chiarisce i motivi degli aumenti

Tares: la maggioranza consiliare tenta di smorzare le polemiche e chiarisce i motivi degli aumenti

PIGNATARO M. – Alla vigilia del presidio organizzato per domani pomeriggio dal Centro sociale “Tempo Rosso” e da un gruppo di commercianti, che dovrebbe vedere anche la partecipazione di una insolita e composita delegazione fatta di esponenti di centrodestra e di centrosinistra (da Alleanza Nazionale fino alla minoranza del Partito Democratico), la maggioranza consiliare prova a chiarire le ragioni degli alti costi previsti dalla Tares in una nota che vi riportiamo di seguito:

La TARES è una tassa istituita dal Governo Monti che sostituisce la vecchia TARSU. Serve a coprire integralmente i costi per la raccolta, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e altri servizi comunali, quali la manutenzione stradale, la pubblica illuminazione ed altro.

Questa Amministrazione sente l’esigenza, di fronte alle giustificate e comprensibili proteste dei cittadini, di fare chiarezza, dando conto delle proprie azioni. 

Le ragioni che hanno fatto aumentare il saldo Tares 2013 sono queste: 

  1. 1.   Perchè, nonostante gli sforzi per tenere bassi i costi della raccolta e alla luce degli ottimi risultati ottenuti, dobbiamo tener conto di 17 unità lavorative della Pignataro Patrimonio, a differenza di altri Comuni che hanno una pianta organica pari alla metà di quella pignatarese (Es. Sparanise, Vitulazio e Calvi Risorta). Quindi, noi cittadini paghiamo circa 43.000 euro per dipendente. Il tutto per un costo annuo di 640.000 euro.
  2. 2.   Perchè, rispetto agli anni passati, i costi di smaltimento di rifiuti della Provincia di Caserta sono aumentati del 26%. Tutto ciò non a causa di questa Amministrazione, ma per la politica della GISEC s.p.a., Società Provinciale che gestisce gli impianti di smaltimento.
  3. 3.   Perchè la Tares prevede anche il pagamento di una maggiorazione pari a 0,3 euro per mq che lo stato esige e che rappresenta circa il 10% della Tares stessa. Un 5%, inoltre, finisce nelle casse provinciali (la Provincia ha infatti applicato la massima percentuale di prelievo).
  4. 4.   Perchè in passato i costi del servizio di igiene urbana erano inferiori, in quanto venivano nascosti e poi fatti pagare ai cittadini con debiti fuori bilancio per centinaia di migliaia di euro.

Chiarito ciò, le fantasiose soluzioni avanzate da chi ha ridotto questo Comune sul lastrico, non le prendiamo neanche in considerazione.

Tornare alle vecchie aliquote per poi contrarre altri debiti da far pagare ai cittadini, è un’ipotesi demenziale e, per giunta, contraria alla legge. 

RATEIZZAZIONE TARES 

Si può chiedere la rateizzazione delle bollette (massimo 3 rate) per le utenze domestiche con reddito ISEE fino a 6.000 euro e per le utenze non domestiche (commerciali e produttive) non ricadenti in area industriale del Consorzio ASI.

 La Maggioranza Consiliare

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