CALVI R. – La questione tasse continua a tenere banco a Calvi Risorta, dove il gruppo politico “Rinascita Calena” segnala presunte incongruenze:
Giungono segnalazioni da parte di cittadini caleni circa un’errata interpretazione del Regolamento IUC (relativo a tasi e imu) orientate a danneggiare i contribuenti.
In seguito all’approvazione del nuovo regolamento per l’applicazione della IUC avvenuto con delibera del consiglio comunale n°24 dell’8.9.14, è stata prevista la possibilità per le unità immobiliari classificate nella categoria catastale A/2 concesse in comodato d’uso gratuito dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale, limitatamente alle quote di rendita complessiva non eccedente il valore complessivo di 500 euro, di non pagare l’IMU e di pagare la TASI con una aliquota pari allo 0,2%.
Gli uffici comunali, invece, per poter applicare tale beneficio richiedono che il contatto di comodato d’uso gratuito sia registrato presso l’agenzia delle entrate, con un aggravio per le tasche del cittadino di 200 euro!
Nessun riferimento alla registrazione della scrittura privata del contratto di comodato d’uso gratuito è menzionata nel regolamento approvato dal Comune di Calvi Risorta, fanno sapere gli esponenti di Rinascita Calena
L’Agenzia delle Entrate ha confermato, con risoluzione del 25.05.2006 numero 71 che “i contratti verbali di comodato, sia che abbiano ad oggetto beni immobili che beni mobili, non sono soggetti all’obbligo della registrazione”.
L’articolo 13, comma 2 DL 201/2011 prevede che i comuni possano assimilare alla abitazione principale l’unità immobiliare concessa in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzano come abitazione principale. Alcuni comuni nel recepire tale DL han chiesto espressamente nelle delibere che tale contratto sia dimostrato mediante registrazione presso l’ADE, altri comuni, che non hanno citato nella delibera la registrazione presso l’ADE, richiedono una semplice autocertificazione attestante il comodato d’uso. ”
Risulta evidente, prosegue il capogruppo Antonello Bonacci “che l’unico requisito per poter ottenere il beneficio previsto dal regolamento sia l’effettiva residenza e non la registrazione del contratto, eventualità quest’ultima riservata solamente agli esercizi commerciali. Nel caso in cui il comune di Calvi risorta dovesse continuare a tenere tali comportamenti volti a vessare i cittadini, Rinascita Calena patrocinerà gratuitamente ricorsi nelle competenti Commissioni tributarie”.
C.S.