PIGNATARO M. – La notizia della richiesta di rinvio a giudizio per i fratelli Gaetano e Giuseppe Lubrano – figli del defunto boss Vincenzo -, accusati di tentata minaccia con metodo mafioso nei confronti del giornalista Salvatore Minieri, nonostante l’apatia delle istituzioni locali, ha giustamente catturato l’attenzione dell’ordine dei giornalisti e dei membri pentastellati della Commissione parlamentare antimafia. Nel primo caso a intervenire è stato il presidente Ottavio Lucarelli che, direttamente sulla pagina facebook dello scrittore, ha così espresso la vicinanza dell’Odg: “L’Ordine dei giornalisti della Campania è al fianco di Salvatore Minieri e della sua attività costante di denuncia. La richiesta di rinvio a giudizio di Giuseppe e Gaetano Lubrano è un risultato importante ma ora è indispensabile da parte delle forze dell’ordine una forma di tutela per Salvatore che vive e lavora in una difficile realtà di frontiera”.
I 5 Stelle, invece, hanno manifestato la solidarietà sia nei confronti di Nello Trocchia – aggredito mentre realizzava un servizio sulla mafia del Gargano – che di Minieri attraverso un comunicato stampa: “Esprimiamo piena vicinanza e solidarietà ai giornalisti Nello Trocchia e Salvatore Minieri, entrambi hanno ricevuto insulti e minacce per il loro lavoro d’inchiesta”. Lo affermano i membri del Movimento 5 Stelle in commissione Antimafia. “Nello Trocchia, più volte minacciato e in attesa di adeguata tutela, è stato aggredito a Vieste mentre stava preparando un servizio sulla mafia del Gargano – ricordano i Cinque Stelle -. Un’aggressione brutale che ha costretto alle cure del pronto soccorso il giornalista. Salvatore Minieri per la sua attività d’inchiesta sui roghi tossici in provincia di Caserta, non ultimo quello di Pastorano, è stato insultato e minacciato. Il giornalista ha sporto regolare denuncia. Nel frattempo, per una precedente denuncia, sono stati rinviati a giudizio Giuseppe e Gaetano Lubrano, i figli del defunto boss Vincenzo Lubrano, per tentata minaccia con l’aggravante mafiosa sempre nei confronti di Salvatore Minieri per impedirgli di svolgere il suo lavoro di giornalista”. “Non solo esprimiamo piena solidarietà ma confermiamo la nostra vicinanza a tutti quei giornalisti, soprattutto precari, senza contratti e coperture di nessun genere che comunque svolgono con passione e coraggio il proprio lavoro, informando e denunciando le mafie. Una società libera e democratica non può prescindere da un giornalismo libero e senza padroni”, conclude la nota del M5S”.
Red.