PIGNATARO M. – In questi giorni si stanno sviluppando fortissime e oblique pressioni ai danni del sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro, affinché dia il via libera alla costruzione del pastificio Pallante su terreni agricoli ceduti tra gli altri da Mario Turino, quest’ultimo un soggetto noto per i legami di affari con le famiglie mafiose Lubrano, Nuvoletta e Ligato, oltre che per le cointeressenze con l’ex sindaco Giorgio Magliocca nella società sportiva “Pignataro calcio”. Turino e altri hanno fatto un grande affare vendendo il terreno alla famiglia Pallante, ma è il caso di chiedersi come mai gli imprenditori della pasta abbiano acquisito suoli a destinazione agricola pur sapendo che non era possibile ottenere il via libera del Comune alla costruzione dello stabilimento. I Pallante vogliono dedicarsi all’agricoltura, invece che all’industria, nel caso non riescano a convincere Raimondo Cuccaro e la sua Amministrazione?
La situazione è delicatissima, la tensione è alta a Palazzo Scorpio, sede dell’Amministrazione comunale di Pignataro Maggiore. E, secondo quanto apprende “Pignataro Maggiore News”, gli incontri, i consigli, le telefonate, gli attacchi a mezzo stampa (a firma di Pietro Ricciardi su www.comunedipignataro.it), le prese di posizione di politici temerari (l’ex vicesindaco Piergiorgio Mazzuoccolo), una raccolta di firme di turiniani travestiti da disoccupati e chissà che altro ancora non sono riusciti finora ad imporre il cedimento al sindaco Raimondo Cuccaro. Del resto le controindicazioni per dire “no” a Mario Turino (regista della complessa speculazione immobiliare) sono molteplici e gravissime, comunque emerse, nonostante pure lo stesso Turino ha potuto sicuramente beneficiare dei vergognosi ritardi investigativi che per tanti anni hanno caratterizzato Pignataro Maggiore, città tristemente nota come la “Svizzera dei clan”.
I nostri (pochi) lettori ben conoscono gli affari che hanno accostato Mario Turino – che da consigliere comunale e assessore fu destituito per legami con la camorra – alle potenti e sanguinarie famiglie mafiose Lubrano, Nuvoletta e Ligato. Per completare il quadro, vogliamo illustrare uno degli aspetti dei rapporti di Mario Turino con il “sandokaniano” Nicola Palladino, il titolare della CLS calcestruzzo di Pastorano arrestato il 6 dicembre 2011 nell’ambito di un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli sul “clan dei casalesi” (Palladino viene indicato come uomo del capo dei capi Francesco Schiavone detto “Sandokan”). La famiglia Palladino e la famiglia Turino hanno interessi in comune della società a responsabilità limitata “Kiwees”, con sede legale in Pignataro Maggiore Km 188. Con decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione distrettuale antimafia – in data 5 dicembre 2011, nell’ambito del procedimento penale numero 2528/2010 nodello 21 R.G.N.R., è stato disposto il sequestro preventivo d’urgenza della quota del socio Antonio Palladino, evidentemente ritenuto (a ragione) un prestanome del padre Nicola Palladino. Sequestro convalidato con decreto del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Napoli in data 13 dicembre 2011. Nella società “Kiwees” figurano la moglie di Mario Turino, Elvira Santorio, e altri suoi familiari. Ma il registra dell’operazione (anche qui) è sempre lui, Mario Turino, che in data 6 aprile 2007 si reca alla banca “Intesa- San Paolo” per versare diecimila Euro, il 25 per cento del pacchetto azionario complessivo della “Kiwees società agricola srl”. All’epoca originari sottoscrittori di quote: Antonio Turino, Emilia Turino, Salvatore Turino, Emilia Anna Turino ed Elvira Santorio. Poi arriverà il figlio del “casalese” Nicola Palladino a cementare i rapporti di affari del padre con la famiglia Turino.
Uno scenario da brivido, insomma. E qualche amico glielo ha detto, al sindaco Cuccaro: “Raimo’, fai attenzione. Mario Turino è socio di Nicola Palladino, è una bomba ad orologeria. ‘Statte accuorte’ che esplode sotto Palazzo Scorpio”. Pare che Raimondo Cuccaro sia ben convinto della pericolosità esplosiva della “bomba” Mario Turino.
In queste settimane, Mario Turino opera a tutto campo, non solo per il pastificio Pallante. Su Facebook, ad esempio, sta dando man forte (per altre vicende) al pluri-pregiudicato di Pastorano Giulio Parisi, che negli ultimi mesi è assurto a grande notorietà per una campagna di diffamazione di inaudita violenza contro valorosi investigatori della Sezione anticamorra della Squadra Mobile della Questura di Caserta. Una delle più recenti esternazioni di Giulio Parisi (padre di Giulia Parisi, fidanzata con Alfonso Magliocca, fratello di Giorgio Magliocca) è contro i giornalisti non asserviti; e subito sono accorsi a sostegno del pluri-pregiudicato pastoranese (grande amico di Nicola Palladino, per coincidenza) il già citato Mario Turino, naturalmente il pluri-indagato e pluri-imputato Giorgio Magliocca e, tra gli altri, Ottavio Minieri, detto “Ottavione”, conosciuto soprattutto perché è il marito di Maria Parente, preparatissima vincitrice del concorso per impiegato del carrozzone clientelare per la raccolta dei rifiuti “Pignataro patrimonio srl” in epoca Magliocca.
Concludendo: signor sindaco Raimondo Cuccaro, compri un bel quaderno massiccio, vi annoti – se vuole – i nomi di tutti quelli che in queste ore stanno facendo pressioni ai suoi danni per favorire la cordata Turino (anche se, per avventura, fosse coinvolto anche qualche esponente della sua maggioranza o della sua “famiglia” politica) e poi lo vada a consegnare al seguente indirizzo napoletano: Centro Direzionale – Isola E/5. E’, come è ovvio, l’indirizzo della Direzione distrettuale antimafia. E, vedrà, tra un po’ potremo festeggiare buone notizie con una bella spaghettata (spaghetti comprati con i nostri soldi, naturalmente, non offerti da Pallante; e di altra marca).
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it